Le Borse europee chiudono intorno alla parità con le tensioni politiche che restano in primo piano, nervosismo a Piazza Affari che azzera le perdite sul finale grazie alle utilities. A Milano l'indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,58% a 18.772 punti, dopo aver toccato nel pomeriggio una flessione di circa un punto percentuale. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a quota 194. Parigi avanza dello 0,26%, deboli Francoforte -0,05% e Londra +0,04%.
Nel paniere principale milanese ancora tensione sul settore bancario: maglia nera per Banca Mediolanum -2,47%, riprende quota Banco Bpm +4,10% dopo il tonfo di ieri. Bene Unicredit (+1,06% a 12,40 euro) alle prese con un maxi aumento di capitale e in attesa dei conti che verranno diffusi domani. Tempo di bilanci, sempre domani, anche per Mediobanca +1,44% e Bper +1,20%. In rosso invece Generali (-1,10% a 14,39) che sarebbe intenzionato a 'ristrutturare' la quota in Intesa Sp (-0,19%).
Recupera Fiat +2,48% a 9,92% al centro dell'inchiesta francese per presunta manipolazione delle emissioni nocive di alcuni motori diesel. Tra i maggiori rialzi anche Terna +3,66% e A2A +3,03%. Sull'All Share corre Molmed +7,31% dopo l'accordo preliminare firmato con Tty Biopharm company. In rosso, invece, Tenaris -2,24%, Stm -2,47% e YNap -1,62% che ha chiuso il 2016 con 1,871 miliardi di euro di ricavi.