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Tribunali ad hoc e 'super custodi', le ricette di Abi e giudici per smaltire sofferenze

24 febbraio 2017 | 16.20
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Tribunali ad hoc per le sofferenze, custodi giudiziari con ampi poteri e un portale delle aste immobiliari trasparente e con perizie aggiornate e omogenee a disposizione della collettività. Altro che bad bank. Sono queste le soluzioni che alcuni esperti del settore contattati dall'Adnkronos giudicano utili, se non imprescindibili, per alzare il prezzo dei crediti deteriorati delle banche italiane e risolvere in fretta il problema della loro 'proliferazione' nella pancia degli istituti. "Il mercato è rimasto quello di 50 anni fa, è questo il problema", è la considerazione di Antonio Benvenuti, vice presidente del Consiglio nazionale dei geometri.

Istituire, ad esempio, una sezione all'interno dei Palazzi di Giustizia che gestisca solo "l'escussione della garanzia", per lo più immobiliare, è la proposta a cui sta lavorando l'Abi, sulla scia dei risultati del Tribunale delle Imprese introdotto dal Governo Monti. L'obiettivo dell'associazione delle banche italiane è quello di coinvolgere più istituzioni per arrivare a un ripensamento organizzativo di alcuni tribunali in modo tale da creare le condizioni per smaltire più in fretta il carico di npl accumulato dal sistema bancario, il cui valore oggi ammonta a quasi 90 miliardi di euro netti.

La Commissione europea sta chiedendo all'Italia di fare di più per la riduzione dello stock di crediti deteriorati, ma se le banche si stanno muovendo con unità di lavoro e piani di cessione, i tempi di recupero di un credito con garanzia immobiliare in Italia sono pari a 1.120 giorni, circa tre anni e mezzo; quando si tratta di fallimenti, la procedura può arrivare a sette anni, con punte di tredici a Caltanissetta, secondi i dati del ministero della Giustizia elaborati dall'Abi.

Il tema è stato sollevato dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, in una recente intervista e il progetto è in fase embrionale. "Siamo ancora nella fase di studio, definizione e analisi, ma faremo tutti gli iter per il coinvolgimento delle istituzioni interessate al progetto", spiega il vice dg dell'Abi, Gianfranco Torriero, all'Adnkronos. L'iniziativa andrebbe a supporto delle banche, ma non solo. "Sarebbe a beneficio della competitività del sistema Paese agli occhi degli investitori esteri. E poi - dice Torriero - una giustizia civile più veloce aiuta l'impresa stessa: in caso di fallimenti, si riducono anche i tempi di riavvio dell'attività economica".

Giulio Borella, giudice della sezione fallimenti al Tribunale di Vicenza , ritiene che un tribunale delle sofferenze possa essere utile, ma solo nel momento in cui si "ampliano i poteri del custode giudiziario", ossia di colui che si occupa dell'immobile una volta 'pignorato'. "A differenza del curatore fallimentare - spiega Borella contattato per un commento all'ipotesi - il custode degli immobili che poi andranno all'asta ha pochi poteri. Deve potersi avvalere di ausiliari (come le agenzie immobiliari, ndr) per commercializzare le case e aumentare la visibilità delle aste".

Insomma, se ci fosse una maggior promozione delle aste, "forse non ne andrebbero a vuoto quattro di seguito e i prezzi non si abbasserebbero così tanto fino a un valore medio di realizzo del 50%. La via maestra - sostiene il giudice - è affidarsi a chi lo fa di mestiere. Negli ultimi anni c'è stata una crisi molto forte: se il recupero del credito è legato alla vendita della garanzia e il mercato immobiliare è in stagnazione, noi i miracoli non possiamo farli: si vende, ma si vende dopo due, tre, quattro ribassi". In questo modo, però, l'immobile ha meno valore e la situazione crea il noto circolo vizioso per cui molte banche sono state costrette a vendere i propri npl a prezzi stracciati alzando l'asticella del loro fabbisogno di capitale.

Creare uno standard omogeneo e qualitativamente buono delle perizie è un'altra grande sfida del mondo che gira attorno ai crediti deteriorati. "Il problema - dice Benvenuti, che opera anche come custode giudiziario - non è solo la vendita, ma tutte le attività pregresse di natura tecnica". Fondamentale, poi, sarebbe l'operatività del portale unico delle vendite giudiziarie varato dal Governo un anno fa ma di cui il Milleproroghe ha prorogato a giugno i termini per le "specifiche tecniche".

Se strutturato bene, il portale "aumenterebbe la visibilità degli immobili e di conseguenza anche la domanda perché più il mercato è trasparente e aperto a tutti, meglio è", precisa ancora il vicepresidente del Consiglio nazionale dei geometri, che apprezza, come categoria, il lavoro del ministro della Giustizia, Andrea Orlando: "Sta lavorando assiduamente sul tema". L'informatizzazione delle procedure "non dovrebbe essere solo finalizzata al risparmio o all’incremento della produttività, ma fornirebbe servizi innovativi ai cittadini e agli operatori economici. Un lavoro di natura tecnica - riferisce - si sta svolgendo tra tutti gli operatori del settore con il coordinamento dell’Abi".

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