Le Borse europee chiudono senza grandi movimenti nel giorno in cui il Regno Unito ufficializza il divorzio dall'Unione europea. La richiesta firmata oggi dal premier britannico, Theresa May, segna l’avvio dei negoziati tra la Ue e il Regno Unito la cui durata sarà non inferiore ai due anni: un evento, questo, che i mercati e i cambi avevano già scontato nei giorni scorsi. Inattesa, invece, la decisione della Commissione Europea di vietare la fusione tra il London Stock Exchange Group e Deutsche Boerse.
In questo scenario, Milano chiude negativa ma limita le perdite, terminando la seduta in calo dello 0,26% a 20.276 punti. Positive, invece, Londra, che avanza dello 0,4%, e Francoforte, che è in rialzo dello 0,44% a fine giornata. Parigi chiude in territorio positivo (+0,45%), e così Amsterdam (+0,28%). Anche Wall Street si muove in ordine sparso: il Dow Jones segna -0,19% a 20.661 punti, il Nasdaq +0,15% a 5.884 punti.
Sul Ftse Mib vendite e acquisti non si concentrano su un comparto: maglia nera della seduta è Bper (-1,86%). Seguono Atlantia (-1,8%), Italgas (-1,8%)e Yoox Nap (-1,3%). Il titolo più comprato è Leonardo (+1,8%). Denaro anche su Generali (+0,8%), Buzzi Unicem (+0,8%) e Saipem (+0,7%). Nuova seduta di rialzi per il titolo della Juventus, che chiude con un guadagno del 3,68%: solo nell'ultimo mese il club in Borsa è cresciuto del 35%.