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Conti oltre le attese per Intesa Sanpaolo, utile trimestre sale a 901 milioni

05 maggio 2017 | 18.57
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Conti oltre le attese per Intesa Sanpaolo, utile trimestre sale a 901 milioni

Intesa Sanpaolo chiude il primo trimestre dell'anno con conti oltre le attese. L'utile netto sale a 901 milioni di euro, in aumento dagli 806 milioni dello stesso periodo del 2016. Escludendo l’ammontare di tributi e altri oneri riguardanti il sistema bancario, fra cui una nuova svalutazione della propria partecipazione nel fondo Atlante per 261 milioni, l’utile netto del primo trimestre è di 1.183 milioni, in crescita dai 908 milioni del primo trimestre 2016. E sui prossimi mesi il gruppo bancario è ottimista: il risultato netto è superiore alla quota trimestrale dell’impegno alla distribuzione di 3,4 miliardi di euro di dividendi cash per il 2017 e nel secondo semestre è prevista la contabilizzazione della plusvalenza netta di circa 800 milioni derivante dalla cessione di Allfunds.

Per l'intero anno la banca, che conferma 10 miliardi di dividendi cash nel periodo 2014-2017, attende "un aumento del risultato della gestione operativa, conseguente alla crescita dei ricavi e al continuo cost management, e del risultato lordo, con una riduzione del costo del rischio". Dati e stime a cui la borsa ha reagito positivamente e a Piazza Affari il titolo ha segnato un balzo del 2,97% a 2,84 euro.

Il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ha spiegato che il primo trimestre è stato "molto forte", con utili di "elevata qualità" e la performance è "pienamente" in linea con l'obiettivo di dividendo. Inoltre è stato segnato il record per le commissioni, con un incremento del 10% sullo stesso trimestre del 2016, e "una forte ripresa degli interessi netti", in incremento del 3% sugli ultimi tre mesi dello scorso anno.

In miglioramento anche la qualità del credito. E' diminuito il flusso di nuovi crediti deteriorati provenienti da crediti in bonis: il flusso lordo è di 1,2 miliardi di euro, in diminuzione del 20% sul trimestre precedente, il valore trimestrale più basso dalla costituzione del gruppo, mentre il flusso netto è di 0,7 miliardi, in riduzione del 25%. Si riduce anche lo stock di crediti deteriorati: in 18 mesi è diminuito di 7,5 miliardi di euro al lordo delle rettifiche di valore, senza oneri straordinari per gli azionisti, e, rispetto a dicembre 2016, del 2% al lordo delle rettifiche di valore e dell’ 1,8% al netto delle rettifiche di valore.

E a breve Intesa Sanpaolo potrebbe finalizzare la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati. Messina ha fatto cenno alla "possibilità di realizzare una cessione nei prossimi giorni". Il ceo della banca ha ribadito che "la cessione di npl sarà esclusivamente selettiva, limitata a posizioni dove non vediamo un adeguato potenziale di recupero per noi", e che "venderemo a un prezzo in linea con il valore di libro, senza perdite e quindi senza costi per i nostri azionisti".

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