Seduta in forte ribasso per le borse europee sulla scia dell'ultima provocazione della Corea del Nord. Pyongyang ha lanciato un missile che ha sorvolato il Giappone, finendo poi in mare. I mercati finanziari hanno reagito vendendo le azioni e gli asset più rischiosi, a beneficio dei beni più sicuri. L'oro ha toccato i 1.321 dollari l'oncia e il dollaro è scivolato nei confronti dell'euro, con il tasso di cambio che ha superato quota 1,20, ai massimi da gennaio 2015. Fiammata anche per lo spread Btp-Bund decennali fino alla soglia dei 180 punti, che si è raffreddato poi sotto i 173 punti. A fine seduta Londra cede lo 0,87%, Francoforte l'1,46% e Parigi lo 0,94%. A Milano il Ftse Mib perde l'1,46% a 21.408 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari forti vendite su tutti i settori, con cali oltre i tre punti percentuali per Banco Bpm (-3,80%), Saipem (-3,66%) e Mediaset (-3,62%). A pesare sul titolo del gruppo di Cologno Monzese sono le preoccupazioni sull'andamento del mercato della pubblicità televisiva in Europa, dopo il profit warning lanciato da Wpp e i conti trimestrali di oggi della tedesca ProSieben.
Netti ribassi anche per Tim (-2,70%), Unicredit (-2,65%), Bper (-2,60%) e Unipol (-2,44%). Cali oltre il punto percentuale per Fca, Leonardo, Moncler, Tenaris, generali e Prysmian. Limitano i danni Eni (-0,15%), Snam (-0,40%) e le altre utility.