Le borse europee chiudono positive, con l'eccezione di Londra, all'indomani della decisione della Federal Reserve di avviare la progressiva riduzione dei titoli detenuti, a partire da ottobre, in modo da ridurre il proprio bilancio. Contemporaneamente il Fomc ha deciso di non modificare i livelli di tassi di interesse. Dopo il calo di fine seduta di ieri, il cambio euro/dollaro ha ripreso a salire, per toccare quota 1,194. In flessione il prezzo del petrolio, con il Wti a 50,5 dollari. Al termine della seduta Londra cede lo 0,11%, mentre Francoforte sale dello 0,25% e Parigi dello 0,49%. A Milano il Ftse Mib segna un rialzo dello 0,61% a 22.491 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari è ben comprato il comparto bancario. La maglia rosa va a Ubi Banca (+4,35%), seguita da Unicredit (2%), nel giorno del cda chiamato a esaminare la bozza di riforma della governance e dopo lo scivolone di ieri sulle indiscrezioni su un possibile interesse a rilevare la tedesca Commerzbank. Bene anche Banco Bpm (+1,77%), Mediobanca (+1,47%) e Intesa Sanpaolo (+1,30%).
Toniche Ynap (+4,17%) e Ferragamo (+1,46%) nella moda, mentre fra i titoli legati al settore del cemento Buzzi Unicem (+2,12%) continua a correre. Soffre Tenaris (-1,24%), mentre Eni sale dello 0,73%. Fra le utility chiudono in rosso Terna (-0,88%) e A2A (-0,68%). Sotto la parità Poste Italiane e Tim.