Europee poco mosse o positive sulla scia di Ws, attesa per Catalogna
Le Borse europee non brillano ma terminano la seduta per lo più in territorio positivo con il dollaro che si rafforza sull'Euro e l'ottimismo crescente, negli Usa, per l'avvio della riforma fiscale annunciata dal presidente Donald Trump.
Questi fattori hanno aiutato gli investitori a scrollarsi di dosso l'incertezza politica persistente in Spagna: il governo spagnolo avvierà domani l'iter dell'articolo 155 in Catalogna, propedeutico al suo commissariamento.
In questo scenario, la Borsa di Milano guida i rialzi in Europa, segnando a fine seduta +0,97% a 22.346 punti. Madrid segna +0,25% e Parigi +0,08%. Francoforte è piatta (+0,01%), Londra invariata.
La Borsa di Wall Street continua nei suoi record infra day: il Dow Jones segna +0,48% a 23.273 punti; il Nasdaq avanza dello 0,4% a 6.631 punti. Al Senato Usa, i Repubblicani hanno approvato una risoluzione di bilancio che farà da veicolo legislativo al piano di riforma fiscale.
Sul Ftse Mib, in cima al paniere ci sono i titoli del risparmio e i titoli bancari. Azimut è maglia rosa con un guadagno del 2,15% a 17 euro. Bene anche Banco Bpm (+2,3%), Unicredit (+2,8%) e Ubi banca (+1,3%). In fondo al paniere ci sono Poste (-0,5%) e Salvatore Ferragamo (-0,89%).
Telecom, dopo lo scatto a 0,77 euro a metà giornata, chiude in rialzo dello 0,92% a 0,76 euro. Sono positive Banca Carige (+3,09%), Creval (+3,7%). Bene anche Fincantieri (+3,3%) dopo che il presidente Giuseppe Bono ha confermato la distribuzione del dividendo.