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Bper: nei nove mesi utile netto in crescita a 149 mln

09 novembre 2017 | 10.07
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Bper: nei nove mesi utile netto in crescita a 149 mln

Utile in crescita per Bper nei nove mesi. Il risultato netto è di 149 mln contro i 101,2 mln al 30 settembre 2016. Il margine di interesse si attesta a 850,3 milioni in diminuzione del 2,9% "principalmente - spiega Bper - a causa dei maggiori interessi passivi relativi all’obbligazione subordinata Tier 2 collocata a fine maggio scorso e al leggero calo del rendimento dell’attivo". Sono in aumento le commissioni nette, pari a 544 mln (+2,1%), con il boom di quelle relative alla raccolta gestita e bancassurance (+15,6%).

Il Cet1 ratio Fully Phased è pari al 13,81%, "in significativo aumento di oltre 60 punti base da giugno scorso (13,17%) a conferma di una solidità patrimoniale ai vertici del sistema bancario italiano". A seguito del completamento, nel trimestre, di alcune attività richieste dalla Bce all’atto della validazione dei modelli interni "è stata autorizzata la rimozione dell’add-on sulle attività ponderate per il rischio".

Il risultato della gestione operativa, al netto delle componenti non ricorrenti e a parità di perimetro, cresce del 2,4%. Sul risultato netto hanno influito "rilevanti componenti non ricorrenti" tra cui le svalutazioni sulle quote del Fondo Atlante, gli interventi di sostegno al sistema bancario e, in positivo, il badwill generato dall’acquisizione di Nuova Carife pari a 130,7 milioni.

Il cda di Bper ha poi approvato l’Npe Strategy 2018-2020 per la gestione dei crediti deteriorati: tra le più rilevanti iniziative previste c'è il maxi accantonamento previsto per l'inizio 2018 da 1 miliardo di euro, "con l’obiettivo di aumentare ulteriormente i livelli di copertura dei crediti deteriorati favorendo, in prima istanza, l’immediata diminuzione dell’Npe ratio netto".

Sul fronte dei crediti deteriorati, Bper segnala una "forte riduzione dei flussi in ingresso a crediti deteriorati ed al significativo aumento delle coperture". L’ammontare dei suoi crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti), inclusi gli aggregati riferibili a Nuova Carife, è di 5,7 miliardi, in diminuzione dell’8,4% da fine 2016 con un coverage ratio complessivo del 47,7%.

Per questo Bper "non ha bisogno di alcun aumento di capitale". Lo sottolinea Alessandro Vandelli, ad della banca. "Piuttosto le mie preoccupazioni oggi riguardano l'esecuzione delle attività di cartolarizzazione e di cessione dei crediti deteriorati". Dal punto di vista del patrimonio, Bper "è oggi in una situazione anche migliore delle nostre aspettative, con un eccesso di capitale che porterà a un Cet1 vicino al 14% a fine anno".

La banca è "focalizzata sul tema dei non performing loan, di cui contiamo di portare a termine molto presto le prime operazioni". Dopo aver sistemato questo tema, il gruppo "potrà guardare alle opportunità sul mercato", che, a differenza di altri gruppi bancari "non sono state colte appieno nell'ultimo anno".

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