"Il delinearsi, anche nell’anno in esame, di risultati solidi, sopra le aspettative, a comprova della sostenibilità della nostra strategia, ha fornito e fornisce possibilità e forza nell’esplorare nuovi ambiti, senza pressioni e in logica opportunistica". E' uno dei passaggi della lettera che i vertici della Banca popolare di Sondrio hanno inviato agli oltre 175mila soci per augurare un buon anno.
Nella missiva firmata dal consigliere delegato e direttore generale Mario Alberto Pedranzini e dal presidente Francesco Venosta si ripercorrono le tappe dell'anno appena trascorso e se si devono ancora tirare le file per l’esatta definizione delle poste di bilancio del 2017, "Si può tuttavia anticipare che le risultanze, conseguite con passi decisi, preservando i nostri punti di forza, sono buone. Agevolata dal consolidamento della ripresa economica, si è sensibilmente avvantaggiata la qualità del credito e si è ridotto il flusso delle posizioni deteriorate. Il cosiddetto Npl ratio è in via di miglioramento".
Quanto alla redditività, "va doverosamente osservato che la stessa sarebbe stata ancora più soddisfacente se non si fosse dovuta effettuare la pesante decurtazione di alcune decine di milioni per oneri legati alla stabilizzazione del sistema bancario italiano", si evidenzia nella lettera.
Lo scorso settembre è stata perfezionata l’operazione di acquisto del 100% del capitale della Bnt - Banca della Nuova Terra di Milano, a ottobre invece la Popolare di Sondrio e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, quest’ultima azionista di controllo per il 67% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Cento, hanno sottoscritto una lettera di intenti non vincolante, finalizzata ad approfondire la possibile acquisizione della quota di controllo della Cassa stessa, potenzialmente fino al 100% del suo capitale sociale.
L’iniziativa, subordinata al positivo esito delle attività di verifica e di due diligence in corso, "rappresenta un’opportunità di crescita attraverso l’attivazione di sinergie di ricavi addizionali e benefici sul fronte dei servizi, in presenza di economie di scala a livello di gruppo e potrà consentire - scrivono i vertici della Popolare di Sondrio - di allargare l’operatività nella ricca Emilia Romagna".