Le Borse europee chiudono ancora in calo con prese di beneficio dopo un gennaio in spolvero. Vendite su petrolio e materie prime, l'euro frena sul dollaro. Sul fronte macroeconomico, in Europa prezzi alla produzione industriale in aumento: a dicembre sono aumentati dello 0,2% rispetto a novembre, su base annua sono invece saliti dello 0,6%. In Italia la variazione è stata nulla su base mensile e pari al 2,2% su base annua.
A fine seduta a Milano l'indice Ftse Mib perde l'1,44% a 23.202 punti, lo spread tra Btp decennali e Bund frena a 137 punti base con un rendimento del 2,13%. Maglia nera per Francoforte -1,68%, pesante anche Parigi -1,64%, in flessione Londra -0,63%.
A Piazza Affari male Tenaris che lascia sul terreno il 3,17%, in forte ribasso anche Stm -2,99% e gli altri petroliferi. Prese di beneficio su Cnh (-2,40%) e Fca (-2,30%) sulle statistiche di vendita di gennaio in Italia e negli Usa. Sulla parità Banco Bpm e YNap. Sul paniere principale si salvano solo Mediobanca (+0,59%), con il via libera Bce ai modelli interni utilizzati nella gestione del rischio di credito, e il titolo Ferrari (+0,58%) all'indomani della trimestrale.