Prima ha riaperto in calo, e poi, nel giro di pochi minuti è riuscita a recuperare terreno. Dopo il tonfo di ieri, la Borsa di Wall Street ha aperto in forte ribasso, con l'indice Dow Jones che ha inizialmente ceduto il 2,16% a 23.820 punti, subendo perdite parziali, a seguito del lunedì nero che ha trainato i ribassi in Asia ed Europa. In mattinata, le Borse europee hanno proseguito in pesante calo riducendo le perdite delle prime fasi dell'avvio.
Stamattina, nel Vecchio Continente, la correzione globale delle Borse non ha risparmiato alcun indice. I mercati di Londra, Francoforte e Parigi hanno subito perdite iniziali fino al 3%, per poi recuperare terreno. A metà mattina Parigi aveva ceduto l'1,9%, Londra l'1,9%, Madrid l'1,93% e Francoforte segnava -1,9%. A Piazza Affari il Ftse Mib dopo una flessione del 3,50% ha limato le perdite, che al momento si attestano su poco più dell'1%, mentre il Nikkei 225 giapponese ha chiuso al 4,7%.
A far impennare le vendite a Wall Street, oltre alla salita dei rendimenti del Treasury americano e alla crescita dei salari, sarebbe stata l'inflazione salariale, risalita ai massimi da gennaio 2014. Inoltre, gli investitori sarebbero preoccupati per la prospettiva dell'aumento dei tassi di interesse che andrebbero ad aumentare i costi di indebitamento per aziende e consumatori.