La debolezza post-elettorale è già un ricordo a Piazza Affari. La Borsa di Milano chiude in forte rialzo ed è la migliore delle piazze europee, con un progresso dell'1,75% a 22.202 punti, vicina ai massimi infra day.
Merito del rally di Fca e Tim, ma anche del fatto che lo stallo politico delle prossime settimane, in attesa che si chiariscano le alleanze per formare un Governo, non sembra preoccupare più di tanto gli investitori. Lo dimostrano anche gli acquisti valutari: l'Euro è in forte rialzo sul mercato dei cambi, ed è scambiato a 1,24 dollari (+0,6% rispetto a ieri). Lo spread tra Btp e Bund scende a 132 punti.
Tra gli altri indici, Londra segna +0,43%, Francoforte +0,19% e Parigi +0,06%: tutti riducono i rialzi sulla scia degli indici americani. Wall Street, dopo una partenza in territorio positivo, arretra.
Il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,44% e il Nasdaq segna +0,15%. Le preoccupazioni per una guerra commerciale a colpi di dazi stanno diminuendo: il presidente degli Usa Donald Trump ha detto che le nuove tariffe su acciaio e alluminio potrebbero essere evitate a Canada e Messico se ci sarà un nuovo accordo Nafta.
A Milano, Tim avanza del 5,9% dopo la mossa del Fondo Elliott, entrato nel capitale e pronto a 'pesare' sulle scelte del management. Il fondo ha già sottolineato che ritiene la governance di Tim "da migliorare" con la sostituzione di alcuni amministratori. Corre anche Fca (+5,67%), premiata dall'upgrade di Moody's. Negativo a fine seduta il comparto del lusso (Luxottica -1,7%), mentre recuperano le banche: Unicredit avanza del 2,4%.
