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Generali: 2,1 miliardi utile netto nel 2017

15 marzo 2018 | 12.22
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Generali chiude il 2017 con un utile netto di 2,1 miliardi di euro, in crescita dell'1,4% su base annua. Il gruppo assicurativo ha registrato lo scorso esercizio un risultato operativo record a quota 4,89 miliardi (+2,3%), per il contributo del ramo Vita, dell'attività Investments, Asset & Wealth Management e per il raggiungimento anticipato dell'obiettivo di riduzione dei costi. Risultati che hanno permesso un incremento del dividendo, con il cda che proporrà agli azionisti la distribuzione di una cedola di 0,85 euro per azione, in crescita del 6% rispetto al 2016. E il mercato ha apprezzato i risultati: a Piazza Affari il titolo guadagna l'1% a 15,5 euro.

"Gli eccellenti risultati che presentiamo oggi confermano la validità e l’efficacia del nostro piano strategico nell’attuale contesto di mercato. Siamo quindi perfettamente posizionati per raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo fissati per il 2018", ultimo anno del piano, ha commentato il group ceo di Generali, Philippe Donnet. E il nuovo piano sarà presentato alla comunità finanziaria in occasione dell'Investor Day del gruppo a Milano, il prossimo 21 novembre.

Donnet ha ricordato che nel corso del 2017 il gruppo "ha portato avanti progetti importanti, come il lancio della nuova strategia sull’asset management, l’ottimizzazione del posizionamento internazionale e il complesso e fondamentale riassetto del business in Germania". In particolare su Generali Leben, con lo stop alla nuova produzione, "stiamo ancora facendo valutazioni per scegliere tra una strada di gestione interna del run-off o una cessione di questa compagnia. Ci avviciniamo a una decisione", ha spiegato il group ceo.

Nessuna novità sul fronte delle fusioni e acquisizioni, dopo la scossa al mercato assicurativo data dall'acquisizione della statunitense XL Group da parte di Axa. "Ho sempre detto che guardiamo a opportunità di M&A se ci consentono di accelerare l'esecuzione della nostra strategia. Non ci sono cambiamenti da questo punto di vista", ha spiegato Donnet.

Sul fronte della produzione, i premi complessivi del gruppo sono stabili a 68.537 milioni (-0,2%), con il segmento Vita a 47.788 milioni (-1%), mentre il ramo Danni cresce dell’1,7% a € 20.749 milioni. La raccolta netta Vita si attesta a 9.718 milioni, mentre le riserve tecniche Vita sono di 388,7 miliardi, in aumento del 4,2%. In particolare, le riserve unit linked crescono del 12,1%. Il valore della nuova produzione (Nbv) aumenta del 53,8% a 1.820 milioni.

La crescita dei premi Danni è dovuta sia al comparto auto sia al non auto. Il Combined Ratio si attesta al 92,8%, in aumento dello 0,5%. In particolare, al netto dei sinistri catastrofali, il loss ratio, l’incidenza dei sinistri sui premi, è migliorato dello 0,6%, al 62,9% dal 63,5% nel 2016. Il Regulatory Solvency Ratio è risultato pari al 208% dal 178% del 2016 e l'Economic Solvency Ratio si attesta al 230% dal 194% dell'anno precedente.

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