Le Borse europee archiviano in progresso la seduta odierna di contrattazioni. Complice la distensione dei rapporti tra Usa e Cina, che lancia la volata ai mercati statunitensi e spinge la corsa di Wall Street, le principali piazze del Vecchio continente terminano gli scambi in territorio positivo: Parigi segna +0,41%, Amsterdam +0,54%, Bruxelles +0,36% e Londra +1,03%. Francoforte oggi è chiusa per festività.
Piazza Affari chiude in rosso, dopo aver vissuto una giornata particolarmente complessa: da una parte lo stacco delle cedole di diciannove società sul Ftse Mib; dall'altra la situazione politica, appesantita dal giudizio dell'agenzia di rating Fitch che oggi ha criticato il contratto di coalizione fra Lega e M5S, spiegando che "aumenta i rischi per il profilo di credito sovrano" dell'Italia. E dalla reazione dello spread, che ha superato la barriera dei 180 punti base.
In questo scenario, l’indice Ftse Mib chiude in calo dell'1,52%, l'All Share cede l'1,46%.
Sul principale listino milanese, sono i titoli bancari a risentire maggiormente: Intesa Sanpaolo, maglia nera, lascia sul terreno oltre sette punti percentuali (-7,33%), attestandosi a 2,78 euro per azione. A seguire Bper, in calo dell'1,46% e Ubi, in flessione dell'1,21%. Chiude in rosso anche UnipolSai, che arretra di 6,76 punti percentuali.
Contrastato il comparto del lusso: Moncler lascia sul parterre l'1,37%, seguito da Ferragamo, in calo dell'1,21%. Luxottica chiude in verde a quota +0,63%.
Giornata in controtendenza per la galassia Agnelli: Fca si aggiudica la maglia rosa con un guadagno del 2,61% a 19,63 euro per azione. Cnh Industrial chiude a quota +1,67%, Exor incassa lo 0,34%. Bene anche il titolo Ferrari, che guadagna circa un punto percentuale (+0,93%).
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