Le prese di beneficio sugli indici di Wall Street (Dow -0,3%; Nasdaq -0,10%), reduci da una serie di sedute in buon rialzo, fiaccano le Borse europee, in calo a fine seduta. Contribuisce al clima di incertezza l'avvertimento del Fondo Monetario Internazionale, che ha stimato in circa un punto e mezzo di pil per ciascun Paese dell'Eurozona il costo di un mancato accordo tra l’Unione europea e Londra sulla Brexit.
La Borsa di Milano archivia gli scambi in calo dello 0,4%, Parigi dello 0,56%. Sono negative Madrid (-0,3%) e Francoforte (-0,6%), mentre è in leggero rialzo Londra (+0,10%).
Il calo delle richieste di sussidi di disoccupazione ai minimi dal 1969 negli Stati Uniti rafforzano il dollaro sulle principali valute, compreso l'Euro e la sterlina. La moneta unica si mantiene intorno a 1,16 dollari.
Il Fondo monetario non risparmia l'Italia nei suoi moniti: "Il nuovo governo - scrive in un'analisi - favorisce misure fiscali e di spesa che, se attuate integralmente, porterebbero a una significativa espansione fiscale in contrasto con la sostenibilità del debito". Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in leggera risalita a 217 punti a fine giornata, dopo i 215 dell'avvio.
Le banche, come ieri, sono le più vendute tra i titoli di Piazza Affari. Dopo Buzzi Unicem, maglia nera con una perdita del 3,5%, le peggiori sono Intesa Sp (-1,6%), Unicredit (-1,6%), Banco Bpm (-1,4%). Pesanti anche Mediaset (-1,2%) e Unipolsai (-1,24%).
E' in deciso rialzo solo Fca (+1,3%), insieme a Pirelli (+1,2%), Campari (+1,14%) e A2a (+0,67%). Telecom non sembra risentire più di tanto del traguardo di un milione di utenti raggiunto da Iliad: il titolo segna +0,17%.