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Intesa Sp, nel semestre miglior risultato dal 2008

01 agosto 2018 | 16.27
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Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre con un utile netto di 2,18 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 1,73 miliardi del primo semestre del 2017 al netto dei contribuiti per l'acquisizione delle attività delle ex banche venete. L'utile netto dei primi sei mesi ammonta a 2.580 milioni, pari al 68% dei 3,8 miliardi del 2017, includendo la plusvalenza netta derivante dalla partnership con Intrum da contabilizzare entro l’anno. I risultati del semestre sono "pienamente in linea con gli obiettivi del piano di impresa 2018-2021 e di un utile netto 2018 superiore a 3,8 miliardi di euro del 2017".

"Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati raggiunti nel primo semestre: la nostra banca si conferma come una delle più solide e profittevoli in Europa. I primi sei mesi del 2018 si chiudono con un utile netto pari a 2,2 miliardi, in crescita del 25% sul primo semestre 2017: si tratta del migliore risultato registrato dal 2008", afferma il consigliere delegato, Carlo Messina. Nei primi sei mesi dell'anno il risultato della gestione operativa ammonta a 4,8 miliardi, in aumento del 17% su base annua. Il cost/income ratio è del 49%, rispetto al 53,7% del primo semestre 2017.

I costi operativi ammontano a 4,6 miliardi, in calo del 3,4%. Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è di 1.094 milioni, compresi i 264 milioni di effetto positivo derivante dalla valorizzazione al fair value e cessione dell'investimento in Ntv, rispetto a 560 milioni dei primi sei mesi del 2017. Le commissioni nette ammontano a 4 miliardi, in aumento del 2,1%, e i proventi operativi netti si attestano a 9,4 miliardi, in crescita del 6,1%. Gli interessi netti ammontano a 3,7 miliardi, in flessione del 2%. La stima del Common Equity Tier 1 ratio pro-forma del gruppo a regime è del 13,6%. "Con un pay out ratio previsto nel 2018 all’85% confermiamo come priorità la capacità di remunerare in maniera significativa i nostri azionisti, come dimostrato dai 10 miliardi di dividendi distribuiti nel corso del precedente piano d’impresa", aggiunge Messina.

"La qualità e la solidità dei nostri risultati sono basati sulla crescita dei ricavi più elevata tra le principali banche europee che finora hanno pubblicato i risultati, mentre le commissioni nel semestre sono le migliori di sempre pur in un contesto di mercato complesso. Ci confermiamo ai vertici delle banche europee per efficienza, con un cost/income al 49%".

Nel primo semestre la banca ha registrato una riduzione dei crediti deteriorati di circa 2 miliardi di euro e di circa 15 miliardi dal settembre 2015, al lordo delle rettifiche di valore, escludendo la cessione dei crediti in sofferenza firmata con Intrum. Includendo l'accordo con Intrum la riduzione degli npl è rispettivamente di 13 miliardi e di 26 miliardi. Lo stock di crediti deteriorati è sceso a giugno del 24,2% al lordo delle rettifiche di valore rispetto a dicembre 2017, realizzando nel primo semestre 2018 il 50% dell’obiettivo di riduzione previsto nel piano di impresa per il 2018-2021.

Per il 2018 Intesa Sanpaolo si attende "un aumento del risultato netto rispetto al 2017, escludendo dal risultato del 2017 il contributo pubblico cash di 3,5 miliardi" a compensazione degli impatti sui coefficienti patrimoniali derivanti dall’acquisizione di alcune attività delle ex banche venete.

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