Seduta negativa per le principali borse europee, dopo l'entrata in vigore de i nuovi dazi degli Stati Uniti su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina. In difficoltà sui listini europei sono in particolare i titoli dell'industria, dell'auto e delle materie prime. La fiammata del prezzo del petrolio, con il Wti a 72,5 dollari al barile e il Brent a 80,5 dollari, non è riuscita a riequilibrare la situazione. A fine giornata Londra segna un calo dello 0,42%, Francoforte dello 0,64% e Parigi dello 0,33%. Milano si aggiudica la maglia nera in Europa, con il Ftse Mib in flessione dello 0,91% a 21.339 punti. A pesare è stata anche l'impennata dello spread, balzato a 242 punti dopo le affermazioni di alcuni esponenti del governo sull'aumento del deficit in vista della definizione della manovra finanziaria.
Sull'indice principale della piazza milanese soffrono le banche e le utility, con Italgas che scivola del 2,45%. Male nel settore anche Terna (-1,86%), Snam (-1,61%), A2A (-1,46%) ed Enel (-1,36%). Fra i bancari Intesa Sanpaolo perde il 2,10% e Unicredit lo 0,85%, mentre è in controtendenza Bper, che sale dell'1,15%. Sull'All Share pesante Banca Carige, con un tonfo del 10,7%.
Colpite dalle vendite anche Prysmian (-2,37%) e Ferragamo (-2%). Cali oltre il punto percentuale per Leonardo, Atlantia, Moncler, Brembo, Tim e Campari. Eni cede lo 0,94% nel giorno dello stacco dell'acconto del dividendo 2019. Brilla invece Saipem (+3,61%) e chiudono in positivo anche Tenaris, Ferrari e Poste Italiane.