Piazza Affari chiude negativa, ma riduce le perdite nel corso della seduta, dopo un avvio in forte ribasso sul balzo dello spread Btp-Bund. A far volare il differenziale di rendimento sono state le indiscrezioni di un accordo fra le due forze di maggioranza per portare il rapporto deficit/Pil al 2,4% nella prossima manovra finanziaria. Mentre le altre piazze europee chiudono in moderato rialzo sulla scia del dato del Pil degli Stati Uniti nel secondo trimestre (+4,2%), il Ftse Mib segna una flessione dello 0,62% a 21.511 punti, mentre lo spread è a 236 punti. Riprende a salire il prezzo del petrolio, con il Wti a 71,9 dollari al barile e il Brent a 81,1 dollari.
Sull'indice principale della piazza milanese soffrono i titoli del comparto bancario, con Ubi Banca (-2%), Unicredit (-1,67%) e Intesa Sanpaolo (-1,17%). Atlantia cede il 2,34% dopo la pubblicazione del decreto di urgenza per Genova, che esclude Autostrade per l'Italia dalla ricostruzione del ponte Morandi. Male anche Stm (-1,73%), e il risparmio gestito, con cali oltre il punto percentuale per Banca Generali, Azimut e Finecobank.
Ottime performance per Mediaset, in rialzo dell'1,94%, e Luxottica, in progresso dell'1,58%. Prevalgono gli acquisti su Pirelli, Unipol, Moncler e Recordati.