Chiusura di settimana negativa per le piazze finanziarie europee con Milano che mette a segno la performance peggiore di giornata: il Ftse Mib lascia sul terreno lo 0,88% a 19.258 punti, mentre l’All Share cede lo 0,8% a 21.217. Nel resto del Vecchio Continente, in calo Parigi (-0,48%) e Londra (-0,49%); Francoforte risulta invece invariata e termina a 11.529 punti.
A pesare sul listino principale in particolare i titoli legati a petrolio, auto e industria: Leonardo ha perso l’8,79%, Saipem -5,12%, Ferrari -2,95%, Cnh -2,4%. Vendite anche su Tim che lascia sul parterre il 4,83% e Moncler (-3,62%).
Terna mette segno un progresso dell'1,3% dopo i conti. Positive le Salvatore Ferragamo in rialzo del 2,06%, insieme alle multiutility A2A +1,63% e Italgas +1,56%. Sul fronte obbligazionario, lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi dopo avere superato i 300 punti ripiega e chiude a 299 bp con un rendimento del 3,4%. Sul fronte macro si attende il prossimo rialzo dei tassi della Fed, che arriverà a dicembre, come è stato confermato ieri dalla Banca centrale americana. Una notizia che ha determinato acquisiti sul dollaro e vendite sui bond. Tra gli eventi prossimi degni di nota, a fine novembre l'accordo per la Brexit e quello commerciale tra Usa e Cina.
Nel vecchio Continente si attendono invece per la prossima settimana i dati su inflazione e Pil, oltre all'intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, che potrebbe fornire una qualche indicazione sulle prossime mosse della Bce. La Commissione europea, inoltre, dovrà dare risposta relativamente alla legge di Bilancio dell'Italia.