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A congresso 'Jeunes restaurateurs d'Europe'

25 marzo 2014 | 12.35
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A congresso 'Jeunes restaurateurs d'Europe'

Roma, 25 mar. (Labitalia) - A 40 anni dalla nascita dell'Associazione europea, la sezione italiana di Jeunes restaurateurs d'Europe organizza il suo 21° congresso, ospitata quest'anno dalla storica Cantina Guido Berlucchi a Borgonato di Castelfranca, nel cuore della Franciacorta. Il congresso rappresenta l'appuntamento annuale del network italiano di cuochi e ristoratori professionisti, che si riuniscono per fare il bilancio della situazione dopo un anno di intense attività, ma anche per conoscersi e per riaffermare l'idea che l'importante è sentirsi parte integrante di un gruppo, come avviene all'interno di una famiglia.

'Jre Italia' è nata nel 1992 ed è riconosciuta dal mondo gastronomico come una delle più prestigiose associazioni culinarie. Il gruppo è composto da 81 chef che si riconoscono all'interno di un sistema di valori, differenti ma complementari, dove la tradizione e l'innovazione si fondono sinergicamente con il talento e la passione. Creatività e innovazione, memoria e territorio: sono gli ingredienti comuni a tutti i 'Jeunes restaurateurs', che non sono solo chef, ma anche proprietari e gestori dei loro ristoranti.

Dopo l'assemblea riservata ai soli associati, si è tenuta la conferenza stampa, durante la quale sono state presentate le attività 2014/2015, annunciati i nuovi ingressi e mostrata in anteprima la nuova guida 2014.

Al termine della conferenza stampa, si è tenuta una tavola rotonda in cui si è affrontato il tema della presenza femminile all'interno dell'Associazione e delle cucine dei ristoranti. Ad oggi, infatti, l'Italia vanta il più alto numero di donne imprenditrici rispetto alla media europea. Per sfida, per necessità o per un'attitudine a reinventarsi, le italiane si sono rimesse in gioco, a costo di affrontare pesanti sacrifici e rinunce per raggiungere il loro obiettivo. Giovani chef che hanno aperto ristoranti, fondato nuove aziende e creato start up all'avanguardia, conciliando i due lavori, di mamma e moglie con quello imprenditoriale, ottenendo spesso ottimi risultati.

E' stata quindi un'occasione per raccontare l'esperienza di due chef dell'Associazione Jeunes restaurateurs d’Europe. Marianna Vitale, nata a Napoli, con una laurea in letteratura spagnola e un padre cuoco di professione, si avvicina ai fornelli solo nel 2008 quando Lino Scarallo la chiama a lavorare a Palazzo Petrucci. Con il marito apre il ristorante Sud e solo dopo due anni arriva la prima stella Michelin.

A sua volta, Iside De Cesare, nata a Roma, abbraccia il mondo della cucina facendo esperienza da Agata e Romeo, la Pergola dell'Hilton e da Salvatore Tassa alle Colline Ciociare. Alla Frasca di Castrocaro Terme, approda come chef pasticcera e conosce Romano, reduce da esperienze nelle cucine di Gualtiero Marchesi a Erbusco, il Rigoletto a Reggilo. Decidono di unirsi e aprono La Parolina, premiato da una stella Michelin.

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