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Nori (Inps), a marzo 'liquidati' 38.716 esodati

26 marzo 2014 | 19.01
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Nori (Inps), a marzo 'liquidati' 38.716 esodati

Roma, 26 mar. (Labitalia) - Ammontano a 38.716 le pensioni liquidate agli esodati al 25 marzo scorso rispetto a una platea, individuata nel corso del tempo da 5 provvedimenti diversi, di oltre 153 mila lavoratori da salvaguardare. Ad aggiornare i dati sulla situazione in cui versano quei lavoratori cui è stata concessa la possibilità di andare in pensione in deroga alla riforma Fornero, è il direttore generale Inps, Mauro Nori, nel corso di una audizione alla commissione Lavoro della Camera. Il grosso delle liquidazioni è stato assegnato ai lavoratori che rientravano nella prima tranche di salvaguardia, in quei 65.000 individuati il 6 dicembre 2011. Per questi, infatti, a fronte di 62.4673 certificazioni ne sono state liquidate, al 7 marzo, 33.227.

Seguono quei lavoratori che sono rientrati nella seconda tranche di esodati individuati con decreto del 6 luglio 2012: a fronte di 14.945 'certificazioni' delle domande di pensionamento ne sono state liquidate, sempre al 7 marzo, 14.945. Analogamente, per la terza tranche da 10.130 lavoratori da salvaguardare, rispetto a una certificazione delle domande che ha dato il verde a 6.201 pensioni ne sono state liquidate 2.601 così come per gli ulteriori 6.500 esodati salvaguardati nel 2013 sono state certificate 183 posizioni ma ancora nessuna pensione è stata liquidata. Per quanto riguarda la 5 tranche, da 17mila lavoratori, l'istituto , si legge nella relazione che ha presentato l'Inps, ritiene presumibilmente di ultimare la fase di certificazione delle posizioni saranno concluse entro il giugno 2014.

"Siamo disponibili a intervenire se saremo chiamati ma al momento stiamo aspettando di essere ingaggiati", ha poi detto Nori, a chi gli chiede dei 'preparativi' del governo affinche' entro fine maggio sia possibile, ai lavoratori dipendenti sotto i 25 mila euro, beneficiare di 80 euro in pu' in busta paga. Anche la possibilità di fare in tempo a inserire l'aumento per il mese previsto è legato al momento in cui sarà chiesto all'Inps di entrare in gioco: "faremo in tempo? dipende da quando ci ingaggiano", risponde.

"L'Inps ha assicurato ampia disponibilità a lavorare per verificare un piano di fattibilità in relazione alle proposte del ministro alla Pubblica Amministrazione Madia" ha, inoltre chiarito Nori al termine dell'audizione. "Alla luce dell'esperienza avviata dopo il parere reso al Comune di Novara, peraltro, si è già attivato - ha spiegato - un gruppo di lavoro, nel quale anche l'Inps è coinvolto, per le indicazioni da fornire a tutte le amministrazioni interessate all'applicazione della normativa sulle eccedenze di personale e sui pensionamenti in deroga".

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