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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

14 aprile 2014 | 09.46
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 14 apr. (Labitalia) - "Taglieremo gli incentivi ai settori improduttivi dice Delrio - e faremo anche un intervento sulla sanità. Le Regioni più efficienti non hanno nulla da temere dalla spending review. Le altri sì. Con loro useremo il bisturi perché l'inefficienza di qualcuno non può essere pagata da tutti gli italiani". Così, in un'intervista a 'La Repubblica', il sottosegretario a Palazzo Chigi Graziano Delrio. "Il desiderio è quello di proporre volti nuovi - avverte - ma ciò che cerchiamo di fare non è la rottamazione generazionale. E' piuttosto una rivoluzione culturale. Per questo, sì, è vero che puntiamo a promuovere le donne, fino ad arrivare a una sostanziale parità di genere nelle nomine. Lo facciamo per colmare un ritardo italiano che è di almeno 30 anni rispetto ad altri Paesi. Così come è successo con la scelta di 8 donne ministro. Una sostanziale parità farebbe avanzare l'Italia nella concretezza molto più di tanti proclami".

"Vedrà che alla fine le donne che servono le troveranno, io sono ottimista". Così, in un'intervista a 'La Stampa', Lella Golfo, presidente della Fondazione Bellisario ed ex deputata del Pdl, la vigilia della tornata di nomine pubbliche prelude al completamento di una battaglia. "Se non le trovano -sostiene- è solo perchè non le hanno cercate bene. Ma ci sono, le assicuro che ci sono. Basta guardarsi in giro: per l' Enel e non solo c' è Donatella Treu che è amministratore delegato del Sole 24 ore che è una società quotata, si è parlato della Mondardini di Cir, e poi Patrizia Grieco di Olivetti, la dirigente del Tesoro Maria Cannata, Bianca Maria Farina di Poste Vita, Maria Teresa Salvemini che è stata alla Cassa depositi e prestiti, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola. Non mi sembra che lavorino abbiano lavorato male. Il problema è che siamo un poco prevenuti".

"Il mercato ha sofferto anche nella bellezza. Meno di altri settori, ma ha sofferto, e in tutti gli anni della crisi. Ancora nel 2013 la cosmesi in Italia ha perso l'1,3% del fatturato, e anche L'Oréal nel nostro paese è in flessione dal 2009. Adesso si prospetta la ripresa economica generale e noi abbiamo un piano per far tornare L'Oréal alla crescita". Così, in un'intervista a 'La Stampa', l'amministratore delegato di L'Oréal Italia, Cristina Scocchia.

"Dobbiamo mettere il consumatore - avverte - al centro delle nostre strategie e rendere più semplici le nostre gamme di offerta. Continuare ad investire anche in pubblicità, anche se L'Oréal è già al settimo posto in Italia per investimenti pubblicitari. Bisogna tener presente una cosa: la crisi finirà ma il consumatore non sarà più lo stesso. Ci sono stati dei cambiamenti irreversibili e questo vale non solo per la cosmesi".

"Credo che oggi sia inevitabile rilanciare la domanda aggregata nel brevissimo periodo, perché le famiglie italiane vengono dal periodo più lungo del dopoguerra di caduta di reddito disponibile e le imprese da un calo degli investimenti. Quindi è evidente che un impulso alla domanda interna sia una condizione necessaria per agganciare la ripresa. Per rispondere alla sua domanda bisogna porsi due altre questioni". Così, in un'intervista a 'l'Unità', Marcello Messori, economista e ordinario alla Luiss Guido Carli di Roma.

"Ci sono più referenze, sono arrivate nuove private label, più vini legati al territorio, la qualità è costante. Per questo Chianti Docg oggi vuole avvicinare i giovani e il pubblico femminile al prodotto, con messaggi che strizzano l'occhio alle nuove generazioni. Abbiamo aperto una pagina Facebook, ci ha portato a organizzare eventi dove si accosta il vino all' arte contemporanea. Sta aiutando a svecchiarci e ad avvicinarci a nuove platee di consumatori". Così, in un'intervista a 'Affari & Finanza', Lorenzo Tersi, responsabile marketing del consorzio Vino Chianti.

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