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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

07 maggio 2014 | 09.37
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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Roma, 7 mag. (Labitalia) - "Dovrebbe esserci un adeguamento alla formulazione europea. Sperando che sia un livellamento verso l'alto. In ogni caso si dovranno attendere i decreti di attuazione. L'accordo raggiunto dall'Ecofin prevede comunque possibili future modifiche… Procedere a tappe potrebbe non essere sbagliato. Basta che non sia un modo per diluire l'intero processo e alla fine non far passare nulla. Occorre fissare un percorso che sia chiaro fin da subito, con date certe, avanzamenti certi, verifiche per aggiustare eventualmente il tiro". Così, in un'intervista a 'Avvenire' Andrea Baranes, presidente della fondazione culturale Responsabilità etica (Banca Etica).

"Un ruolo fondamentale, anche perché l'Italia - afferma - è uno dei 10 Paesi che aderiscono alla cooperazione rafforzata, mentre in seguito la presidenza andrà a Paesi non aderenti. La gran parte degli altri Paesi europei, a parte la storica contrarietà di Gran Bretagna e Lussemburgo, oggi sta alla finestra e potrebbe essere tirata a bordo di questo percorso, magari verso un'introduzione della Ttf sull'intera scala europea. Il ruolo dell' Italia, quindi, potrebbe essere quello di fissare tappe e scadenze ben precise. Con l'obiettivo di dire come si procederà, non solo in questi sei mesi ma nei prossimi due-tre anni, nell' implementazione della Ttf. Che può anche avvenire in modo graduale, ma certo. E con la base imponibile più ampia possibile".

"Lo scopo del mio libro è di far aprire gli occhi al lettore: i problemi che ogni giorno politici e mass media ci presentano non sono quelli reali. Stiamo vivendo una svolta e la popolazione è tenuta allo scuro. Anche per questo non crede più nel voto". A dirlo, si legge su 'Il Giornale', Luigi Mazzella,giurista e politico, ministro della Funzione pubblica nel secondo governo Berlusconi e attuale vicepresidente della Corte costituzionale riferendosi al suo libro 'Eurocrash-Cinquanta ipotesi d'incerto futuro (Curcio editore). "Da noi -sostiene- servizi significa soprattutto turismo e valorizzazione del patrimonio artistico. La nostra offerta culturale deve rispondere a visitatori sempre più esigenti. E la politica deve gestire il cambiamento con normative non certo a carattere locale e costruire le infrastrutture necessarie".

"Le politiche dei governi europei degli ultimi anni sono piene di errori. Si è confuso l'obiettivo dell'austerity con quello dei programmi strutturali indispensabili per sostenere l'economia. Ma quando il reddito disponibile dei cittadini crolla e la disoccupazione raggiunge livelli insostenibili l'ultima cosa da fare sono i tagli di spesa". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Amartya Sen, premio Nobel per l'Economia.

"Ho sempre sostenuto - avverte - che fare l'unione monetaria prima di aver realizzato l'unione politica, fiscale e bancaria è stato un grave errore. Nel contesto attuale il limite maggiore dell'euro è l'incapacità di fare svalutazioni che consentano maggiori spazi di competitività. In questo modo sono spiazzate le imprese e gli stessi lavoratori".

"Qualsiasi ente ben organizzato non ha difficoltà a trasferire i dati sul personale. Tuttavia, l'utilizzo dell'elenco Istat delle pubbliche amministrazioni è diventato una leva per imporre alle Casse incombenze dirette alla pubblica amministrazione. Il paradosso è che i nostri dipendenti, nonostante un contratto di diritto privato, hanno già subito il blocco dei contratti, la riduzione del valore facciale del buono pasto". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore' Renzo Guffanti, presidente della Cassa dottori commercialisti. "Le casse possono scegliere -ammette- il versamento del 12% rispetto all'ammontare dei consumi intermedi relativi al 2010 o applicare i tagli della spending review. Noi sceglieremo la seconda soluzione, perché riteniamo che un risparmio forzoso, destinato a un debito non nostro, sia illegittimo: prima o poi quanto versiamo dovrà essere restituito. Sono soldi distratti al risparmio previdenziale".

"Da tempo osservo con dispiacere che i sindacati difendono solo la cassa integrazione per chi ha già un lavoro, mentre sono molto più blandi per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali di disoccupati e precari. Non posso dunque che condividere quanto affermato dal premier Renzi". Così, in un'intervista a 'Italia Oggi', l'ex ministro del Lavoro, Tiziano Treu. "La concertazione significa - fa notare - discutere e cercare un accordo, ma non è un potere di veto. Questo non lo ha mai sostenuto nessuno, neanche in passato, anche se è avvenuto che a forza di consultarsi non ci si decideva mai: quest'ultima è però una deformazione della vera concertazione. Per esempio per quanto riguarda la riforma della pubblica amministrazione il mio auspicio è che dopo le consultazioni si arrivino a migliorare le proposte messe sul tavolo".

"Mi sembra una relazione piena di proposte. C'è qualche spunto polemico ma mi pare comprensibile. Ripeto quel che ho già detto alla Camusso: qualche apprezzamento in più sull'azione del governo avrebbe potuto dirlo". Così Massimo D'Alema, in un colloquio con 'La Repubblica', riferendosi alla relazione del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. "Sul fatto che il governo - spiega - ha aumentato la tassazione sulle rendite finanziarie e ridotto quella sul lavoro. Ho trovato la relazione molto coerente, piena di temi veri sui quali si deve riflettere. Ha parlato di persone, di precari. Penso al tema delle pensioni. E' una questione delicatissima. Con il sistema contributivo e le carriere lavorative discontinue c'è il rischio concreto di avere in futuro un'intera generazione di pensionati poveri".

"Se nel 2018 gli obiettivi annunciati saranno stati raggiunti, l'Italia si sarà riconquistata un posto nel sistema mondiale dell'auto". Così, in un'intervista a 'l'Unità', Giuseppe Berta, docente di Storia dell'industria all'università Bocconi di Milano. "Si tratta di un piano molto ambizioso -ammette- perchè illustra il tentativo del gruppo Fca di fare un salto dimensionale notevole per diventare a tutti gli effetti un gruppo globale in grado di inserirsi stabilmente tra i protagonisti del mercato mondiale delle quattro ruote".

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