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Eurispes, Sorrentino trionfa ma l'industria del cinema è ancora in affanno

03 marzo 2014 | 17.27
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Eurispes, Sorrentino trionfa ma l'industria del cinema è ancora in affanno

Roma, 3 mar. (Labitalia) - Il trionfo di Paolo Sorrentino con la sua 'Grande Bellezza' nella notte degli Oscar è decisamente un buon segno per l'industria cinematografica italiana, anch'essa alle prese ormai da anni con la crisi economica. Del resto, ben il 66,6% degli italiani, nel quadro di una riduzione generale delle proprie spese per il tempo libero, ha preso l'abitudine di guardare un film in dvd o in streaming invece di andare al cinema, secondo i dati Eurispes 2014. E meno della metà della popolazione dai 6 anni in su (49,8%) afferma di essere andata al cinema, anche solo una volta, nel corso del 2012, secondo i dati Istat. La quota fa registrare un evidente calo rispetto al biennio precedente (nel 2011 era il 53,7%), ad indicare che anche un settore tradizionalmente anticiclico, come il cinema, e dal costo relativamente contenuto rispetto ad altri svaghi, ha iniziato a soffrire all'accentuarsi della crisi economica. Del resto, dal 2011 al 2012 anche altri consumi culturali hanno fatto registrare un'importante flessione: le mostre (-19%), il teatro (-7%), gli spettacoli sportivi (-3%), secondo i dati della Siae.

L'Eurispes ha effettuato proprio in occasione della Notte degli Oscar un'analisi sulla base dei dati resi disponibili da Mibac-DgCinem a/Anica. Nel 2013 sono stati distribuiti in Italia 453 nuovi film (in aumento rispetto ai 364 del 2012), di cui 161 quelli a capitale interamente italiano o coprodotti (erano 127 nel 2012). Esaminando la nazionalità dei film di nuova uscita si riscontra il primato degli Usa, con 148 nuove pellicole, seguiti da vicino dai film italiani (145, in aumento rispetto ai 112 del 2012). Terza la Francia (46), quarta l'Inghilterra (30).

Le caratteristiche dell'industria cinematografica italiana, composta da pochissime major (sostanzialmente solo Medusa e Rai Cinema) e numerose case produttrici di piccole dimensioni, determinano un volume importante di film low budget. Tra i film prodotti nel 2012 con capitale interamente italiano ben 36 hanno avuto un costo inferiore ai 200.000 euro e 25 un costo compreso tra 200.001 e 800.000 euro. Solo 24 pellicole sono costate più di 3,5 milioni di euro, cifra comunque relativamente contenuta. Quello italiano si conferma un cinema fatto di piccole e piccolissime produzioni, con alcune produzioni medie e pochissime grandi produzioni che rappresentano una vera eccezione. Se per una piccola casa produttrice anche il fallimento di un prodotto di medio budget può essere un colpo da cui risulta difficile rialzarsi, non mancano i casi di piccoli film che a fronte di costi decisamente bassi garantiscono, spesso inaspettatamente, guadagni soddisfacenti. Nel 2013 le prime 3 case di distribuzione (Warner Bros Italia, Universal e Medusa) hanno raccolto quasi la metà degli incassi totali della stagione.

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