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Livia Pomodoro, dall'aula del tribunale al palcoscenico

19 marzo 2014 | 18.26
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Livia Pomodoro, dall'aula del tribunale al palcoscenico

Milano, 19 mar. (Labitalia) - Un'aula di tribunale alternata al sipario del palcoscenico. E' l'esperienza di Livia Pomodoro, presidente del Tribunale di Milano e protagonista nelle istituzioni della storia repubblicana anche nei momenti difficili del terrorismo e delle stragi di mafia, che, nel 2008, decide di prendere le redini dello 'Spazio Teatro No'hma' di Milano, 'lasciato' dalla sorella Teresa, attrice e autrice teatrale, prematuramente scomparsa. "Sicuramente non potevo non vedere - spiega a Labitalia - l'utilità di entrambe le professioni che comunque esigono compiti pesanti. Del resto -ammette- anche esercitare la giustizia è drammaturgia, vediamo ad esempio lo svolgimento di un processo pensando a un'opera teatrale. E' tutto molto simile".

"Ciò che mi spinge a fare teatro e, soprattutto, a continuare il lavoro di mia sorella - dice Livia Pomodoro - è la passione e il mio desiderio di esprimere e fare esprimere i sentimenti". "Lo 'Spazio teatro No’hm Teresa Pomodoro' -fa notare- è l'unico teatro al mondo ad essere una onlus. Gli spettacoli sono, quindi, offerti gratuitamente grazie all'aiuto degli sponsor". E proprio parlando della gratuità degli spettacoli viene fuori l'anima giurista di Livia Pomodoro. "La cultura -afferma- è un diritto di tutti, nessuno escluso. E' questo che non mi fa stancare nel passare dalla vita del tribunale a quella teatrale".

"L'entusiasmo che ho -rimarca- nel dirigere il dono che mi ha fatto mia sorella mi spinge a non sentire la stanchezza e ad andare sempre avanti in tribunale e nella gestione del teatro".

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