''Quando si è scelta la strada della concertazione il Paese ha compiuto importanti passi avanti sulla via dell'equità sociale: è capitato nel'93 e nel 2007. Cercare l'accordo con le parti sociali non significa, nel caso in cui l'obiettivo non venga raggiunto, che il Governo non debba procedere in autonomia per realizzare le proprie scelte''. Ad affermarlo in una nota e' il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano.
Il ruolo dei sindacati e delle associazioni che rappresentano il lavoro e l'impresa, sottolinea l'esponente del Pd, ''è sempre stato fondamentale per raccogliere le istanze del Paese reale e trasformarle in buona legislazione. Di questo Renzi deve tener conto, fermo restando il fatto che saranno le scelte di politica economica e sociale del Governo a stabilire il livello di consenso con gli attori sociali''.
Sul cosiddetto cuneo fiscale, aggiunge Damiano, ''il Premier pare orientato verso un intervento corposo e visibile che implica, necessariamente, una drastica selezione degli obiettivi. Se si tratta di scegliere tra impresa e lavoro ritengo che, in questa fase, sia preferibile uno sconto fiscale sulle buste paga''. (segue)