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Libri: con Passaro 'Alla ricerca del salario perduto', 30 anni dopo 'taglio' scala mobile

12 febbraio 2014 | 13.50
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Libri: con Passaro 'Alla ricerca del salario perduto', 30 anni dopo 'taglio' scala mobile

Roma, 12 feb. (Labitalia) - Il 'taglio' della scala mobile e Craxi. L'inflazione galoppante e la riduzione dei salari. La spaccatura del sindacato, con Cisl e Uil da una parte e la Cgil dall'altra. E' un 'tuffo' in un'altra Italia, quella di trent'anni fa, quello proposto da 'Alla ricerca del salario perduto', l'ultimo libro (Tullio Pironti Editore) di Antonio Passaro, che racconta la storia del cosiddetto 'decreto di San Valentino', quello con cui l'allora premier Bettino Craxi, il 14 febbraio 1984, scardinò la 'scala mobile', dimezzando i salari e spaccando il sindacato. Un libro che, pur ricordando il passato, punta a dare delle proposte sul mondo del lavoro per il presente e il futuro.

Il libro è stato presentato oggi a Palazzo Santa Chiara, a Roma, e nell'occasione si è tenuto un dibattito tra i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. "Ho scritto questo libro -spiega a Labitalia Passaro, capo ufficio stampa della Uil e portavoce del segretario generale del sindacato Luigi Angeletti- per ricordare una vicenda di trent'anni fa, quando con un provvedimento, noto come il 'decreto di San Valentino', l'allora presidente del Consiglio, Bettino Craxi, tagliò alcuni punti della scala mobile. In sostanza, determinò una riduzione del salario. Fu una vicenda importante, che segnò un'epoca -aggiunge- e fu spartiacque tra due momenti della storia del movimento sindacale italiano".

"Fu una scelta molto coraggiosa -ricorda Passaro- che spaccò il sindacato. Ma fu una scelta -sottolinea- che alla fine si rivelò vincente. Oggi, a trent'anni di distanza, noi viviamo una questione salariale che è irrisolta. La tesi del libro è molto semplice: trent'anni fa la moderazione salariale fu una necessità, oggi è un errore macroeconomico. Trent'anni fa si ridusse il salario, oggi -sottolinea- è il momento di fare scelte di carattere opposto, aumentandolo".

Una tesi, quella sostenuta nel libro, che, sottolinea Passaro, "è dimostrata da tutti i dati statistici di vari istituti nazionali e internazionali, riportati nel libro insieme ai fatti storici". Noi abbiamo bisogno di far crescere il salario, è un'esigenza economica, per rilanciare i consumi e generare lo sviluppo nel Paese", dice.

Secondo Passaro, "per far crescere i salari abbiamo solo due leve". "Bisogna ridurre la tassazione sul lavoro -spiega- e fare più contrattazione, ci sono categorie dove da anni non si fa più. Penso al pubblico impiego, bisogna muovere quelle leve. Questa è la strada -conclude- per ottenere una crescita salariale per poter tornare quindi a immaginare un'ipotesi di sviluppo del Paese".

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