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Sapelli, bene Taddei su sostegno Ue disoccupazione

16 maggio 2014 | 14.17
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Sapelli, bene Taddei su sostegno Ue disoccupazione

Roma, 16 mag. (Labitalia) - "Finalmente una proposta che fa luce nella nebbia". Così Giulio Sapelli, professore ordinario di Storia Economica all'Università degli studi di Milano, commenta con Labitalia la proposta avanzata da Filippo Taddei, responsabile economico del Pd, che oggi dalle colonne di un quotidiano chiede "un sussidio universale di disoccupazione armonizzato a livello europeo".

"Che lo si chiami reddito di cittadinanza -dice Sapelli- o sussidio universale europeo di disoccupazione, non importa. Quella di Taddei è una proposta che se approvata impegna l'Ue a superare quella linea di austerità fin qui praticata". Sapelli sottolinea "l'importanza" che una tale proposta "provenga proprio dal Pd, partito che si era caratterizzato finora per aver seguito l'austerità europea".

"Ora -aggiunge Sapelli- Taddei e il Pd si devono impegnare a cercare l'adesione del Pse a questa misura. Perché se diventa una proposta del Pse e se, come sembra, cambia l'equilibrio al Parlamento europeo, la cosa si fa". In materia di incentivi per chi assume disoccupati, Taddei auspica il passaggio da un sistema di incentivi indifferenziati a un modello europeo più mirato alla singole debolezze dei paesi: per l'Italia, vorrebbe dire donne, giovani e over 55enni. "Bene anche questo: orientare gli incentivi -afferma Sapelli- è una cosa che, per esempio, gli Stati Uniti, paese in cui peraltro non esiste molto welfare pubblico, fanno da tempo e con successo. Anche nella recente campagna di Healthcare -conclude Sapelli- Obama ha riservato più attenzione a donne e giovani".

E sull'intervista di oggi al 'Messaggero' in cui il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, annuncia l'ipotesi di un prepensionamento per i disoccupati over 60, Sapelli dice:"Annunci di questo tipo possono essere pericolosi perché possono generare molte aspettative e intasare i centralini dell'Inps". "Se non si hanno certezze -dice Sapelli- è meglio tacere. Oltretutto, dire 'over 60' è molto generico: che vuol dire?", si chiede l'economista, che aggiunge: "E poi prima di occuparci di questo, bisogna risolvere la vergogna 'forneriana' degli esodati".

"Consiglio al mio vecchio amico Poletti -conclude Sapelli- di passare dal dichiarare al fare".

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