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Sindacati P.a: 100mila assunzioni, per ogni manager 10 giovani

11 giugno 2014 | 18.48
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Sindacati P.a: 100mila assunzioni, per ogni manager 10 giovani

Centomila nuove assunzioni di giovani nel pubblico impiego attraverso il blocco del turn over dei dirigenti e il pensionamento di dipendenti quali infermieri o insegnanti che svolgono mansioni usuranti. E’ questa la controproposta unitaria, più incisiva, che i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, UilFpl e Uil Pa presenteranno al governo domani, in particolare al ministro per la Pa Marianna Madia, che li ha convocati tutti insieme, in un mega tavolo al quale parteciperanno una dozzina di organizzazioni di categoria, proprio il giorno prima del varo della riforma.

I sindacati arrivano all’incontro fortemente scettici sulla validità della convocazione, in quanto reclamano “l’avvio di un confronto vero sulla riforma” e contrappongono alla “staffetta generazionale” del governo di 5 mila nuove assunzioni che reputano “ridicola” questa loro proposta, confidando anche sul fatto che “un neo assunto costa circa la metà rispetto a un impiegato a fine carriera, ancora di più rispetto a un dirigente” hanno spiegato nel corso di una conferenza stampa i segretari Rossana Dettori (Fp Cgil), Giovanni Faverin (Cisl Fp), Giovanni Torluccio (Uil Fpl) e Benedetto Attili (Uil Pa).

“Occorre fare il blocco del turn over dei dirigenti, in modo che per ogni dirigente si possono ipotizzare 10 nuove assunzioni”, hanno osservato spiegando che il numero di 100mila si dovrebbe declinare nell’arco di un triennio o quinquennio e che va visto, secondo i sindacati, rispetto alle 400mila uscite degli ultimi 10 anni.

“Presteremo grande attenzione alle proposte del governo ma non depone favorevolmente il fatto di essere convocati il giorno prima del decreto, temiamo possa essere un ennesimo spot” ha affermato Torluccio che ha detto che i sindacati saranno “costretti a mettere in campo forme di mobilitazione e di lotta importanti, se non verranno date risposte non per garantire i pubblici dipendenti ma i servizi ai cittadini attraverso i pubblici dipendenti”. I sindacati restano anche fermi, nel documento che presentaranno alla Madia, sulla necessità di “rilanciare la contrattazione come strumento di governo e risposta ai bisogni del settore pubblico”. “Occorre aprire un confronto serio sul contratto - ha sottolineato Dettori- perchè con questo strumento sarà possibile riorganizzare il lavoro pubblico”.

“Siamo delusi - ha sostenuto Faverin - il governo deve avere il coraggio di dire che i dirigenti sono troppi”. Quanto ai vari punti delle linee guida del governo dissenso viene espresso sui criteri di valutazione dei dirigenti in base al Pil (il premio non scatta se non viene suprato 1,3%) piuttosto propongono che “l’unica misurazione vera deve essere sulla qualità del servizio erogato, sulla soddisfazione dei cittadini” e ancora in materia di appalti “sulle modalità e legalità delle gare d’appalto” come ha spiegato Dettori.

Mentre per quanto riguarda l’abolizione del trattenimento in servizio, che dovrebbe dare 10 mila posti, hanno detto “a noi sembra che siano molto meno della meta’“. E inoltre hanno sostenuto che “c’è bisogno di equità e se come dicono i magistrati nel loro settore si verrebbero a creare gravi inefficienze, si potrebbe chiedere di aumentare la dotazione organica dei magistrati”.

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