Perdita fatturato del 9% sul 2012, valore del macrosettore a 56,1 mld.
La crisi stringe ancora l'economia italiana soffocando nella stretta anche il settore delle comunicazioni che, nel 2013, ha registrato una perdita complessiva in termini di fatturato pari a 5,4 miliardi di euro rispetto al 2012, pari ad un calo del 9%. E' quanto emerge dalla Relazione annuale 2014 dell'Agcom sull'attività svolta e sui programmi di lavoro, presentata oggi dal presidente Angelo Marcello Cardani al Parlamento e al governo nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio.
Il valore del macrosettore delle comunicazioni per il 2013 è stimato pari a 56,1 miliardi di euro, di cui 34,5 miliardi dovuto alle Tlc, 8,6 miliardi a Radio e Tv, 6,9 miliardi ai servizi postali e 6,1 miliardi all'Editoria e internet. Nel 2012 il settore delle comunicazioni aveva totalizzato 61,4 mld, con un calo di 4,4 miliardi rispetto al 2011 quando il valore del settore era di 65,8 miliardi.
In particolare, i comparti che compongono il settore della comunicazione hanno registrato una riduzione nel valore pari nelle Tlc a -11% con un calo dei ricavi nella rete fissa del 7,43% e nella rete mobile del 13,87%, nei servizi media la riduzione del valore è stata -7% e nei servizi postali -2%. Sul fronte dei media, i ricavi della tv gratuita sono scesi del 5,97% mentre la tv a pagamento ha registrato una contrazione meno evidente pari a -2,02%, i ricavi dei quotidiani sono scesi del 7,02%, per i periodici il calo è stato del 17,28%, la radio ha registrato un calo dei ricavi del 4,94% e internet del 2,46%.