Lavoro: Bellanova, voucher accessibili anche a lavoratrici-madri Pa

"Voucher per asili nido e baby sitter accessibili a tutte le lavoratrici madri: sia del settore privato che del pubblico impiego che oggi sono escluse". Ha le idee molto chiare il sottosegretario al ministero del Lavoro, Teresa Bellanova, che un'intervista a Labitalia illustra il suo impegno su questo fronte.

"Stiamo intervenendo per dire che questi voucher -fa notare- devono essere facilmente accessibili alle donne. Non ci può essere un meccanismo complicato come il click day: le donne devono presentare entro la fine dell'anno domanda all'Inps e l'Istituto deve rispondere positivamente e rapidamente".

"Il decreto che sto elaborando e che nei prossimi giorni sarà sottoposto alla firma -ricorda Bellanova- prevede il passaggio dai 300 euro attualmente previsti a 600 euro mensili per sei mesi. Non è la soluzione del problema della conciliazione, ma è uno strumento sul quale io investo molto perché mantenere le donne, in quei mesi, nel posto di lavoro significa aiutarle a vivere con serenità un momento importante della loro vita".

"Tutti i dati -continua- ci dicono che la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro è fondamentale al netto della sensibilità personale e, per fortuna, di tante donne in questo Paese. Purtroppo, statisticamente, nel nostro Paese, molte donne lasciano il proprio lavoro con la maternità e sono costrette a rientrare molti anni dopo".

"L'intervento che noi stiamo facendo -afferma il sottosegretario al Lavoro- è quello di rimaneggiare una proposta che era stata già fatta dal ministro Fornero e che però non ha avuto successo. Un po' perché non è stata fatta conoscere un po' perché era troppo complicata la possibilità di accedere".

"Si tratta dei voucher -riferisce- per pagare o la retta per l'asilo oppure per pagare la baby sitter nei primi 11 mesi di maternità facoltativa. Nel nostro Paese, le donne che hanno un figlio nei primi 11 mesi di vita possono astenersi dal lavoro percependo una retribuzione equivalente al 30% del loro stipendio. E' mia convinzione che in quei primi 11 mesi spesso le donne si giocano le possibilità di carriera e di vivere con serenità il rapporto con la maternità e con i colleghi sul luogo di lavoro".