cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 21:26
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Pil: Abi, in 2014 +0,3%, segnali di ritorno a espansione prestiti

28 luglio 2014 | 17.54
LETTURA: 3 minuti

Rapporto Afo, in 2015-2016 crescita dovrebbe incrementarsi dell'1,3-1,4%.

Pil: Abi, in 2014 +0,3%, segnali di ritorno a espansione prestiti

Schiarite all'orizzonte, sia sul piano economico sia su quello finanziario. Se quest'anno, a seguito soprattutto delle dinamiche del passato, il prodotto italiano tenderà a crescere marginalmente (+0,3%), nel biennio 2015-2016 la crescita dovrebbe incrementarsi dell'1,3-1,4%, "decisamente meglio delle recenti esperienze". E' quanto emerge dal Rapporto di previsione Afo, redatto dall'Ufficio Analisi Economiche dell'Abi insieme agli Uffici Studi delle principali banche operanti in Italia. "Per le banche operanti in Italia, patrimonialmente rafforzate e pronte agli esami europei, ciò significa che, pur in presenza di un ammontare rilevante di crediti deteriorati, ci sono segnali di un ritorno all'espansione dei prestiti, che tenderà a aumentare quanto maggiore sarà la ripresa degli investimenti e la caduta della rischiosità", sottolinea il Rapporto.

Favorirà la ripresa del credito la maggiore domanda collegata alla crescita economica e un miglioramento della qualità del credito, anche per il tramite di una significativa riduzione del rischio del nuovo credito alle imprese le quali tuttavia rimarranno l'unico settore con valori ancora di rischiosità significativi. Con i ritardi tipici che il fenomeno comporta, tale miglioramento si trasferirà anche sullo stock di sofferenze che a fine periodo di previsione presenterà segnali di stabilizzazione del suo rapporto con gli impieghi. Per un'ulteriore riduzione della rischiosità occorre un robusto recupero di crescita del Prodotto italiano e quindi il pieno dispiegarsi dell'azione riformatrice.

Nel triennio di previsione la redditività delle banche dovrebbe risultare in media pari all'1,7%, in termini di Roe, non solo molto distante dai livelli pre-crisi, ma anche dai bassi valori raggiunti nel primo triennio di crisi. L'insufficiente prospettiva di redditività, determinata dal perdurante elevato peso del costo del rischio e da un bassa dinamica dei ricavi, continua a chiedere ulteriori sforzi di efficientamento dal lato dei costi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza