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Tabacco: Bat, contro illegalità sinergia tra istituzioni e aziende

28 luglio 2014 | 14.32
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Carucci, vicepresidente di British American Tobacco Italia e responsabile della funzione Corporate & Regulatory: condivisione di intelligence e laboratori

Giovanni Carucci
Giovanni Carucci

Per contrastare le attività illegali, come il contrabbando e la contraffazione, che ancora colpiscono il settore dei tabacchi lavorati "è fondamentale la sinergia tra le istituzioni deputate come l'Agenzia delle Dogane, la Guardia di Finanza o la Polizia e le aziende produttrici". Lo dichiara a Labitalia Giovanni Carucci, vicepresidente di British American Tobacco Italia e responsabile della funzione Corporate & Regulatory Affairs, dopo l'intesa siglata nei giorni scorsi tra la Guardia di Finanza e Philip Morris Italia.

Bat, spiega Carucci, "già qualche anno fa ha firmato un accordo a livello europeo con l'Olaf (l'Ufficio europeo per la lotta antifrode, ndr), organismo preposto al controllo e supervisione delle varie iniziative di contrasto al contrabbando e alla contraffazione". "E questo accordo 'quadro' -ricorda il vicepresidente- si è poi articolato con intese con le autorità locali dei singoli Paesi, come quelle italiane".

La sinergia tra Bat e le istituzioni sulla lotta del contrabbando si svolge su più fronti. "Intanto c'è una condivisione delle attività di intelligence -chiarisce Carucci- così come c'è una condivisione dei nostri laboratori di Southampton, nel Regno Unito, che sono a totale disposizione delle autorità per fare verifiche sulla genuinità dei prodotti". Perchè, ricorda Carucci, "è importante sapere se un prodotto illegale sia totalmente contraffatto o invece sia uscito in modo illecito dai nostri stabilimenti".

"Il fenomeno del contrabbando già dal 2° trim. 2013 mostra nel nostro Paese una certa flessione -osserva

Carucci- dovuta a una combinazione di fattori come l'intensificazione del contrasto da parte della Guardia di Finanza, i maggiori controlli delle aziende sulla propria catena produttiva e i prezzi in parte calati".

Ma, anche se in parziale calo, il contrabbando, sottolinea Carucci, "rimane un fenomeno criminale, non certo folkloristico". E "questo messaggio è importante che arrivi all'opinione pubblica, insieme alla consapevolezza che il commercio di sigarette illegali danneggia lo Stato, l'industria e i consumatori", conclude.

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