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Camusso: su scuola occorre dare speranza al futuro

03 settembre 2014 | 18.21
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L'appello della leader della Cgil.

Susanna Camusso, segretario generale della Cgil
Susanna Camusso, segretario generale della Cgil

"Le scelte di oggi sulla scuola decideranno il futuro del Paese, occorre dare speranza al futuro, per questo occorrono cambiamenti all'altezza del mandato costituzionale". Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, nel giorno di presentazione delle linee guida sulla riforma del sistema scolastico del governo Renzi.

“In questi anni la Cgil - scrive in una nota il sindacato di Corso d’Italia - ha dato un contributo straordinario in termini di proposte e di comportamenti alla modernizzazione della scuola nel nostro Paese. Molte delle sue indicazioni hanno concorso e, come si può vedere dalle linee guida dell'esecutivo, concorrono alla costruzione di un sistema formativo all'altezza delle sfide che ci attendono. Per questo la Cgil vuole continuare a dare il proprio contributo costruttivo".

"Crediamo - aggiunge il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - che occorrano cambiamenti all'altezza del mandato costituzionale della scuola e delle trasformazioni prodotte dalla società e dall'economia della conoscenza".

"Tutti a scuola fino a 18 anni -continua Camusso- è un obiettivo prioritario e coraggioso per assicurare ai giovani le competenze per il lavoro e la cittadinanza e per apprendere lungo tutto il corso della vita. La dispersione scolastica è un’emergenza da affrontare con determinazione, concentrando gli sforzi e le risorse. Il rapporto tra scuola e lavoro deve essere potenziato attraverso il rilancio dell'istruzione tecnico-professionale e mediante lo sviluppo dell'orientamento e dell'alternanza, senza subalternità alle imprese e rafforzando le competenze formative nei posti di lavoro".

Per il segretario generale della Cgil la volontà dell'esecutivo di assumere al prossimo settembre 150 mila insegnanti "rappresenta una svolta dopo anni di tagli alla scuola pubblica e di precarizzazione del personale. La buona scuola dipende dai buoni insegnanti, dalla qualità e dalla stabilità del loro lavoro. Risorse certe e condivisione sono le condizioni essenziali per la credibilità e la fattibilità delle proposte del governo".

"Per dare coerenza a tutto questo - conclude Camusso - il rinnovo contrattuale è il luogo dove determinare tutti gli aspetti riguardanti le condizioni di lavoro".

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