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Ast: Uilm, firmata proposta governo per ritiro mobilità

05 settembre 2014 | 11.55
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Il confronto si è concluso nella notte, prossimo incontro 8 settembre. Guidi: governo difende produzione acciaio, strategica per Paese. Il sottosegretario al Lavoro Bellanova: soddisfazione per primo risultato.

Ast: Uilm, firmata proposta governo per ritiro mobilità

Dopo 15 ore di confronto serrato questa mattina alle 7 è stato siglato presso il Mise l'accordo che definisce le condizioni per il riavvio della trattativa sull'assetto industriale e occupazionale alle acciaierie di Terni. Il confronto sulla vertenza Ast di Terni si è concluso con il ritiro della procedura di mobilità e della disdetta degli accordi integrativi aziendali da parte di Thyssen Krupp e con la disponibilità a discutere su un piano industriale. Ora il confronto si sposta nel merito dell'accordo a partire dall'8 settembre, data in cui è già stato fissato il prossimo appuntamento al Mise.

"Così si apre di fatto - dice Mario Ghini, segretario nazionale della Uilm- la trattativa ed il confronto per il rilancio di Ast. La proposta del ministero dello Sviluppo economico, presentata all'azienda e ai sindacati, prevede che gli incontri, per verificare le condizioni utili ad un accordo con soluzioni condivise per raggiungere l'obiettivo di risparmi (quantificato da TK in 100 Milioni di euro), si tengano, già a partire dal prossimo 8 settembre, presso il dicastero stesso". "Entro 30 giorni proveremo a verificare l'effettiva disponibilità di Thyssen Krupp ad un confronto serio sulla base del piano presentato. Siamo fermamente convinti che - conclude Ghini - saremo capaci di modificare e migliorare con una vera trattativa il testo in questione, in particolare sui livelli occupazionali e su scelte strategiche".

"Un risultato importante -commenta il responsabile Industria della Cgil Nazionale, Salvatore Barone- ottenuto grazie alla determinazione unitaria del sindacato, alle lotte delle lavoratrici e dei lavoratori e di un intero territorio, dalle istituzioni ai cittadini, che si è mobilitato al loro fianco". Per il sindacato di Corso d'Italia, si avvia ora un confronto per dare "un futuro credibile al sito di Terni, che ne valorizzi il ruolo strategico". Un confronto, commenta Barone, "difficile e che ha visto momenti di forte drammatizzazione: ancora alle cinque del mattino la ThyssenKrupp, rappresentata da due dirigenti del gruppo tedesco e dall'ad di Ast, Lucia Morselli, dichiarava l'indisponibilità alla firma del testo dell'accordo presentato dal governo".

"L’incontro di ieri per la ripresa del negoziato sul piano industriale della Ast del Gruppo Thyssen Krupp era partita nel peggiore dei modi con le posizioni aziendali arretrate a quelle più radicali e di chiusura della fine del mese di luglio". Lo dichiara il segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli. "L’azienda riteneva -aggiunge- non necessario ritirare la procedura di mobilità e la difesa del contratto aziendale. Il Governo ha proposto una mediazione che assicura la possibilità di avvio da lunedì 8 di una trattativa vera su tutti gli aspetti del piano industriale presentato il 17 luglio scorso e che preveda profonde revisioni, pur considerando il piano presentato una base di partenza della discussione". "La partenza è stata fin troppo faticosa e difficile, chiediamo nuovamente all’azienda di esercitare le proprie prerogative senza la costante ricerca di uno scontro con il sindacato e le istituzioni italiane, investendo sulla trattativa e sulle soluzioni che sapremo condividere assieme per il futuro dell’Ast e per i lavoratori ternani", conclude.

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