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Valle d'Aosta: stanziati 350mila euro per prestito sociale d'onore

29 settembre 2014 | 09.10
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Da lunedì 13 ottobre, sarà possibile presentare le domande.

Valle d'Aosta: stanziati 350mila euro per prestito sociale d'onore

Da lunedì 13 ottobre, nella Regione Valle d'Aosta, sarà nuovamente possibile presentare le domande per accedere al credito sociale. La giunta regionale ha, infatti, approvato un finanziamento di 250mila euro per gli interventi previsti dalla legge regionale 52 del 2009. Saranno pertanto a breve riattivate le procedure, sospese alla fine del 2013, per richiedere i prestiti e i mutui. Il credito sociale si propone di sostenere le famiglie residenti in Valle d’Aosta nella gestione di momenti finanziariamente critici, causati da eventi imprevisti o straordinari della vita (quali la perdita del lavoro, malattie, lutti, nascite) e-o da spese inattese ma a cui è necessario far fronte per la salute, per l’abitazione principale, per l’autovettura.

Con la reintroduzione delle misure di accesso al credito sociale, la Regione intende offrire un aiuto concreto nella lotta alle 'nuove povertà' e prevenire la cronicizzazione di situazioni di difficoltà socio-economica. La giunta regionale ha anche approvato un finanziamento di 100mila euro per l’attuazione di ulteriori disposizioni relative al prestito sociale d’onore, allo scopo di sostenere le famiglie che scelgono l’assistenza a domicilio dei propri familiari anziani non autosufficienti, in alternativa all’istituzionalizzazione.

E' stata, quindi, prevista l’assegnazione di un contributo, pari a un massimo di 2mila euro, a fronte della realizzazione di un progetto assistenziale, della durata di quattro mesi, di un familiare ultrasessantacinquenne, concordato con l’assistente sociale di riferimento: almeno trenta ore settimanali di assistenza devono essere effettuate dal referente del progetto, cioè colui che presenta la domanda di contributo, che può essere coadiuvato da altri familiari. Il contributo, restituito attraverso l’attività di cura dell’anziano, copre le spese prettamente correlate alla realizzazione del progetto di assistenza, purché non già coperte o rimborsate da altri enti pubblici o privati, e quelle che il beneficiario del prestito prevede di sostenere durante il periodo di svolgimento dello stesso (per esempio, bollette di gas, luce e acqua, canoni di locazione, spese condominiali, assicurazione e bollo dell’auto).

Come sottolinea l’assessore alla Sanità, salute e politiche sociali, Antonio Fosson, "in un periodo in cui la crisi socio-economica sembra destinata a non risolversi ancora e i tagli ai finanziamenti diventano ogni giorno più rilevanti, la Regione mantiene alta l’attenzione nei confronti delle fasce più deboli della popolazione e interviene, con un impegno complessivo di 350mila euro, a supporto delle famiglie, soprattutto di quelle che hanno necessità di interventi temporanei per sorpassare l’attuale periodo di difficoltà".

"Inoltre, forte della sperimentazione effettuata nel corso degli anni passati - aggiunge l’assessore - inizia oggi il percorso nelle commissioni consiliari competenti del nuovo disegno di legge sul credito sociale che, oltre a provvedere alla revisione dei profili degli interventi, promuove un forte coordinamento tra enti pubblici e soggetti privati, nello specifico con il mondo del volontariato e del terzo settore, per mettere a sistema le energie e le azioni presenti sul territorio. Favorisce altresì un orientamento unitario -spiega- delle politiche regionali di contrasto alla povertà, affinché garantiscano equità di trattamento verso le persone in difficoltà nonché trasparenza e correttezza nella gestione del denaro, pubblico e privato, messo a disposizione".

Per presentare domanda di accesso agli interventi di credito sociale, ci si deve rivolgere agli sportelli sociali presenti sul territorio o agli uffici della Finaosta, che orienteranno i cittadini verso gli operatori territoriali iscritti all'elenco regionale, con lo scopo di accompagnare e facilitare la presentazione delle istanze.

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