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Made in Italy: da Cnac via libera a priorità anti-contraffazione

15 ottobre 2014 | 09.41
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Vicari: "Provvedimenti già nelle prossime settimane".

Made in Italy: da Cnac via libera a priorità anti-contraffazione

Via libera alle proposte per l’attuazione delle priorità strategiche in materia di anticontraffazione per il biennio 2014-2015. Il Consiglio nazionale anticontraffazione (Cnac), che ha sede presso il ministero dello Sviluppo Economico, si è riunito ieri alla presenza del sottosegretario Simona Vicari, che lo presiede, per deliberare sulle proposte elaborate dalle commissioni tematiche Cnac in attuazione del programma strategico approvato nei mesi scorsi e che saranno tradotte in provvedimenti normativi nelle prossime settimane.

Una riunione che per la prima volta ha visto la presidenza affidata a un esponente di governo e che sottolinea la volontà da parte del governo di dare maggiore incisività e forza alle politiche a tutela dei consumatori.

L'impegno preso è di emanare una 'legge speciale Expo' per la tutela dei segni distintivi collegati all’Esposizione Universale che si terrà a Milano da maggio a ottobre del prossimo anno. Inoltre, è stato deciso anche il varo di una norma per incentivare l’adozione dei marchi collettivi di fonte privata gestiti in forma consortile o equivalente con lo scopo di valorizzare e rendere riconoscibile l’eccellenza dei prodotti italiani sui mercati esteri. Infine, nell'ambito del rafforzamento territoriale, è stato stabilito un ulteriore intervento al fine di rendere effettiva l’applicazione delle sanzioni nei confronti degli acquirenti consapevoli di prodotti contraffatti.

Sul fronte della lotta alla contraffazione online, il presidente Vicari ha espresso particolare soddisfazione per i risultati raggiunti in tale settore dal Cnac, che ha consentito di portare gli operatori del mondo web e i titolari dei diritti di proprietà industriale a condividere un percorso di lavoro, anche in vista dell’adozione di un modello volontaristico di contrasto alla contraffazione online.

A tal proposito, il sottosegretario Vicari, concludendo i lavori, ha spiegato: "La politica torna a occuparsi in maniera diretta e incisiva di questo grave fenomeno, che in maniera così pesante e negativa impatta sull’economia del nostro Paese e sulla diffusione e il radicamento dell’illegalità nel territorio. Da parte del governo, c'è il forte e deciso impegno nel contrastare i fenomeni legati alla contraffazione, soprattutto per sostenere la competitività delle nostre imprese e contribuire allo sviluppo del Paese".

Il Consiglio nazionale anticontraffazione è l’organismo interministeriale con funzioni di indirizzo, impulso e coordinamento strategico delle iniziative intraprese da ogni amministrazione in materia di lotta alla contraffazione, al fine di migliorare l’insieme dell’azione di contrasto a livello nazionale. Istituito presso il ministero dello Sviluppo Economico dalla legge 23 luglio 2009 n. 99, è operativo dal 2011. Ne sono membri 11 ministeri (Sviluppo Economico, Economia e Finanze, Affari Esteri, Difesa, Politiche Agricole, Interno, Giustizia, Beni e Attività Culturali, Lavoro e Politiche Sociali, Salute, Funzione Pubblica) e l'Anci (Associazione nazionale Comuni italiani). Il Consiglio è presieduto dal ministro dello Sviluppo Economico o da un rappresentante da lui designato. Con decreto del 5 settembre 2014 il ministro Guidi ha delegato alla presidenza Cnac il sottosegretario allo Sviluppo Simona Vicari.

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