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Vino: il toscano 'Paleo' e l'altoatesino 'Terlano' in vetta alla Guida Veronelli

17 ottobre 2014 | 18.27
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Per la categoria rossi e bianchi - Nella top five anche Etna Rosato, Franciacorta e San Giusto.

Giorgio Gori, sindaco di Bergamo con i curatori della Guida Oro Veronelli
Giorgio Gori, sindaco di Bergamo con i curatori della Guida Oro Veronelli

Torna la Guida Oro 'I Vini di Veronelli', un vero cult per professionisti e appassionati che anche quest'anno mette sul podio le 5 eccellenze italiane nelle categorie dei vini rossi, bianchi, rosati, spumanti e dolci. Curata ed edita dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, la Guida Oro è stata presentata oggi, a Bergamo, presso la sede dell’Associazione, alla presenza del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, del direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli, Andrea Bonini, e dei curatori della Guida 2015, Gigi Brozzoni e Daniel Thomases.

I 'top five' di quest'anno sono: Paléo Rosso Toscana 2011, de Le Macchiole, Castagneto Carducci per i rossi; Alto Adige Terlano Sauvignon Quarz 2012, della Cantina Terlano per i bianchi; Etna Rosato 2013, Graci, Castiglione di Sicilia per i rosati; Franciacorta Extra Brut Rosé Riserva Cuvée Annamaria Clementi 2006, Ca' del Bosco, Erbusco, per gli spumanti e Vin San Giusto 2006, San Giusto a Rentennano, Gaiole in Chianti per i dolci. Una degustazione in abbinamento a giacimenti gastronomici di altissima qualità offerti da Adamas Caviale, Associazione Tartufai Bergamaschi, Caseificio Quattro Portoni, dalla Pasticceria La Marianna e dallo chef Stefano Fagioli della Trattoria Via Vai, ha messo ancora di più in risalto la straordinaria qualità dei vini italiana.

"Il vino è gusto, profumo, sensazione e ricordo", hanno commentato Gigi Brozzoni e Daniel Thomases curatori della Guida. "Ognuno dei Top Five 2015 -dicono- racconta una storia: il Paleo Rosso Toscana 2011 è il più straordinario Cabernet Franc prodotto in Italia e, dato che il Cabernet Franc viene meglio in Italia che in Francia, possiamo dire che è questo il miglior Cabernet Franc al mondo".

"L'Alto Adige Terlano Sauvignon Quarz 2012 -aggiungono i curatori- risente moltissimo delle escursioni termiche alpine che donano al vino un aroma ed un’eleganza uniche nel loro genere; l’Etna Rosato 2013 ha in sé tutta la forza del vulcano, la sapidità della terra siciliana e la freschezza di un vino dal colore tenue come è, appunto, il rosato; il Franciacorta Annamaria Clementi Rosé 2006, invece, è una delle più alte espressioni di vini spumanti, realizzato solo da Pinot Noir, capace di regalare consistenza e fragranza al palato e, infine, il Vin San Giusto 2006 è l'esempio massimo della grande tradizione toscana dei vinsanti, con uve che appassiscono lungamente, producendo un vino denso, dalle forti note fruttate".

La Guida si conferma uno strumento fondamentale per l’Associazione che da anni si adopera, con serietà, per far conoscere la qualità dei processi e dei prodotti dell'agroalimentare italiano. Un impegno fatto di costanza e passione, valori nei quali il Seminario Veronelli crede profondamente, rinnovando, con la propria attività, il percorso di Luigi Veronelli, fondatore e presidente onorario per quasi vent’anni, nonché primo giornalista in Italia a promuovere le eccellenze gastronomiche quali elementi essenziali del patrimonio culturale collettivo. "L'amministrazione comunale -dichiara Giorgio Gori, sindaco di Bergamo- sostiene pienamente i valori che sottostanno l'attività del Seminario Veronelli. E' molto importante che il Seminario pratichi e promuova i valori che Veronelli, al tempo quasi rivoluzionario, ha portato nel mondo. Oggi l'italia ha preso consapevolezza che la qualità del vino può essere un tratto distintivo del nostro paese e una leva di sviluppo economico".

"Il seminario -aggiunge Gori- nel suo complesso ha fatto un buon lavoro, a partire dalla guida, il suo prodotto principale, che esprime concretamente nel repertorio dei vini e nel ranking che ogni anno compila, la competenza che qui risiede. Sul tema del vino e della nutrizione Bergamo vanta un know how eccellente da spendere a pieno titolo in Expo. Lavorerò per andare oltre la promozione del vino bergamasco, per fare in modo che i turisti vengano a Bergamo per incontrare il vino italiano".

"Mandare in stampa la Guida Oro I Vini di Veronelli 2015 ha significato, per noi, dare compimento a un grande lavoro che ha coinvolto migliaia di uomini e di donne del settore vitivinicolo: non solo la nostra redazione e i curatori Gigi Brozzoni e Daniel Thomases, ma anche i tanti vignaioli italiani che hanno fatto della terra il loro orgoglio e il nostro piacere. L'uscita della Guida Veronelli è, dunque, un momento di soddisfazione condivisa con tutte le aziende recensite, benché i riconoscimenti vengano assegnati, per definizione, solo ai migliori vini d'Italia", afferma Andrea Bonini, direttore del Seminario Permanente Luigi Veronelli.

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