cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 04:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Contratto bancari, la trattativa si complica

27 ottobre 2014 | 18.15
LETTURA: 4 minuti

Uilca, Fabi, Fiba e Fisac: da Abi proposta inaccettabile, si confronti invece su piattaforma

Contratto bancari, la trattativa si complica

Prende la strada in salita la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro degli addetti del credito. Dopo la conclusione della riunione plenaria in Abi, i sindacati di settore hanno espresso le loro preoccupazioni. "Il confronto è iniziato con una proposta di Abi di discutere dei perimetri contrattuali per definire le materie da affrontare a livello nazionale o demandare alla contrattazione aziendale. In tale contesto, Abi ha ribadito la propria indisponibilità ad affrontare le richieste economiche contenute nella piattaforma ad esclusione di quelle derivanti dall’inflazione (anche se ha palesato una non precisata difformità di calcolo da quanto ipotizzato nella nostra piattaforma), abbattendo contestualmente i costi del lavoro automatici come ad esempio gli scatti d’anzianità", spiega in una nota la Uilca. Massimo Masi, segretario generale, dice di aver "rifiutato questa posizione della controparte chiedendo di conoscere nel dettaglio la posizione di Abi su tutti i punti presentati nella piattaforma sindacale". "La vertenza -ha dichiarato Masi- non è ancora entrata nel merito dei vari punti e già i primi ostacoli e le contrapposizioni emergono in maniera chiara e palese. Se Abi davvero vuol rinnovare un contratto deve trovare punti di contatto fra la piattaforma approvata dalla lavoratrici e dai lavoratori e i reali bisogni delle imprese bancarie per il rilancio dell’economia italiana e dei bilanci degli istituti di credito".

Dello stesso tenore Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi. "Riteniamo inaccettabile la proposta, avanzata oggi dal presidente del Comitato affari sindacali e lavoro dell’Abi, Alessandro Profumo, di trasferire argomenti di pertinenza del contratto nazionale alla contrattazione aziendale, in cambio di una generica disponibilità riconoscere quanto dovuto ai lavoratori in base all'andamento dell'inflazione”, ha detto aggiungendo: "“Non si può accettare uno scambio preventivo tra recupero dell’inflazione e trasferimento delle competenze del contratto nazionale a quello aziendale perché ciò significa snaturare il contratto nazionale e non garantire economicamente e normativamente tutti i lavoratori del settore, con l’obiettivo delle banche di diversificare i trattamenti economici da una banca all’altra".

“No allo scambio tra inflazione e trasferimento di competenze dal contratto nazionale ai contratti aziendali”, ha detto Giulio Romani, segretario generale della Fiba Cisl, che ha poi aggiunto: “Abbiamo una piattaforma, approvata dai lavoratori, ed esigiamo delle risposte sui singoli punti di questa. Se l’Abi vuole introdurre altri argomenti deve spiegarceli senza la pretesa di una nostra accettazione preventiva”. “La giornata è servita, in ogni caso, a smontare il ricatto o soldi, o occupazione da tempo tentato dalla delegazione aziendale, che ha dovuto ammettere di non essere in condizione di garantire alcunché in merito alla tenuta occupazionale del settore, a prescindere dai risultati economici della trattativa nazionale”, ha amaramente confermato Romani.

"Quella avanzata oggi da Profumo è una proposta che abbiamo rispedito al mittente in quanto realizza uno scambio improprio tra compiti, argomenti e ruolo di maggior rafforzamento della contrattazione di secondo livello, a scapito del contratto nazionale, in un contesto di fumose disponibilità a ragionare di adeguamento dei salari alle dinamiche inflattive”, ha affermato il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza