cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Banche: Fisac, se Abi non cambia su contratto servirà mobilitazione

30 ottobre 2014 | 09.54
LETTURA: 3 minuti

Unanimi le reazioni di Fisac, Fabi, Uilca e Fiba alle proposte dell'Abi: "Inaccettabili", dicono i sindacati.

Una manifestazione dei bancari
Una manifestazione dei bancari

Si allargano le distanze tra Abi e sindacati dei lavoratori del credito nella trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale che interessa circa 309 mila addetti. Ieri c'è stata un nuovo incontro che ha lasciato insoddisfatti i sindacati presenti al tavolo. "Con le posizioni di merito proposte da Abi -ha afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale- non si va lontano, tanto meno si fa il contratto. Per questo l'associazione dei banchieri deve cambiare il merito delle sue posizioni o altrimenti, esauriti i prossimi incontri, andremo alla mobilitazione e alla lotta".

Sindacati e Abi non si intendono soprattutto sul valore del contratto nazionale. Durissimo il commento di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi: "“Non accettiamo -ha detto- il tentativo di Abi di utilizzare le difficoltà del momento del settore bancario italiano per tentare di smantellare l’attuale contratto nazionale, sostituendolo, di fatto, con contratti aziendali e di gruppo che creerebbero inevitabilmente trattamenti economici differenti da banca a banca”. “Se davvero l’Abi vuole, entro la fine dell’anno, condividere un nuovo contratto di lavoro, non può pensare che il confronto si svolga esclusivamente sulla sua piattaforma rivendicativa, presentata di fatto alle organizzazioni sindacali", ha aggiunto.

La posizione espressa dall’Abi "è inaccettabile", ha confermato Giulio Romani, segretario generale della Fiba Cisl. "Per noi è indispensabile uscire dalla logica del mero taglio dei costi e individuare delle soluzioni che favoriscano la ripresa della redditività delle aziende e la crescita della produttività del lavoro. Siamo disposti ad allargare gli spazi di competenze della contrattazione aziendale ma vogliamo prima definire la cornice di tutele e garanzie relativamente ai livelli occupazionali, al salario, alle professionalità, che deve offrire il contratto nazionale".

E senza mezzi termini, Massimo Masi, segretario generale della Uilca ha commentato: "Siamo lontanissimi, ma la trattativa deve continuare nell’alveo della piattaforma approvata dalle lavoratrici e dai lavoratori”. "Nei prossimi incontri la Uilca valuterà la reale volontà della controparte di accorciare le distanze oppure di arrivare ad una clamorosa rottura. A tale scopo è stato convocato l’Esecutivo Nazionale Uilca per i giorni 17 e 18 novembre".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza