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Uila: Mantegazza confermato segretario generale

31 ottobre 2014 | 14.39
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Confermata anche la segreteria nazionale uscente.

Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila
Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila

Con l’elezione dei nuovi organismi dirigenti, si sono conclusi oggi a Roma i lavori del V congresso nazionale della Uila-Uil. Il nuovo consiglio nazionale eletto dal congresso ha confermato all’unanimità Stefano Mantegazza alla carica di segretario generale dell’organizzazione; confermata anche la segreteria nazionale uscente, composta da: Tiziana Bocchi, Giorgio Carra, Guido Majrone, Enrica Mammucari e Pietro Pellegrini; rieletto alla carica di tesoriere Enrico Tonghini.

Durante il congresso Mantegazza ha quindi sottolineato: "il governo di Matteo Renzi continua a smentire nei fatti le sue buone intenzioni e le promesse annunciate in televisione. È contradditorio sbandierare l’attenzione verso i giovani e cancellare 30 milioni di euro a favore dei giovani agricoltori; o ancora enfatizzare la qualità del made in Italy e tagliare 150 milioni di sostegno all’export italiano nel mondo". Per Mantegazza e "è ora di dire basta! Chiediamo al ministro Martina di attivarsi affinché le risorse previste vengano ripristinate nella legge di stabilità". Mantegazza ha quindi annunciato lo svolgimento di una manifestazione unitaria di Fai-Flai-Uila, a Roma il prossimo 29 novembre, per sostenere le iniziative della categoria, in primo luogo la tutela dell’occupazione e risposte certe sul versante delle retribuzioni nei settori della forestazione, della bonifica e del sistema allevatori, “ma anche” ha detto Mantegazza “per respingere l’attacco in atto da parte del governo nei confronti dei precari, degli stagionali, della parte più debole del paese”.

“Scendiamo in piazza” ha spiegato Mantegazza “anche per spiegare ai lavoratori e al paese le molteplici trappole insite nella delega sul Jobs act e le conseguenze degli annunciati tagli del finanziamento ai patronati che priverà milioni di cittadini di un servizio gratuito, costringendoli a rivolgersi agli uffici pubblici che non sono in grado di rispondere alle loro esigenze. Anche in questo caso il governo elimina un servizio e lo mette a carico dei cittadini. Consulenti del lavoro e commercialisti, commossi, ringraziano”.

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