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Imprese: Microsoft, Intel, Google, Nestlé e Disney 'Top Champion Brand'

12 novembre 2014 | 18.48
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Secondo la classifica Apco Worldwide. Nessuna italiana nei 100.

Imprese: Microsoft, Intel, Google, Nestlé e Disney 'Top Champion Brand'

Microsoft, Intel, Google, Nestlé e Disney. Sono questi i brand che hanno raggiunto il punteggio maggiore nel 2014 nella classifica mondiale dei Top 100 Champion Brands, annunciata oggi da Apco Worldwide, sulla base di una ricerca globale che valuta la forza dei brand delle 500 aziende pubbliche e private più grandi al mondo. La ricerca, condotta da Apco Insight, istituto globale di ricerca interno ad Apco Worldwide, affronta uno scenario in continua evoluzione, in cui gli individui hanno aumentato le loro aspettative nei confronti delle aziende che ricoprono un ruolo sempre maggiore nelle loro vite.

Il 77% degli intervistati ha dichiarato che le aziende, oggi, hanno un impatto maggiore sulla loro vita rispetto a 10 anni fa, e il 68% ha indicato che, per valutare un azienda, è importante sapere come questa opera, allo stesso modo in cui è importante sapere cosa vende. Champion Brand misura come le aziende soddisfano queste aspettative, sulla base di 4 elementi chiave: orientamento (soddisfare le aspettative più rilevanti degli stakeholder); autenticità (agire in modo coerente con ciò che l’azienda afferma); attaccamento (formare legami emozionali profondi tra stakeholder e imprese); advocacy (agire per conto degli interessi degli stakeholder per aggiungere valore alla società).

"I marchi aziendali operano in un’epoca di crescente aspettativa e influenza da parte degli stakeholder; essere un’azienda semplicemente ben gestita e redditizia oggi non è più sufficiente", sostiene Margery Kraus, fondatrice e Ceo di Apco Worldwide. "Per avere successo, i grandi marchi devono riconoscere la necessità di andare oltre la fiducia e diventare ‘Champion’ per i loro interlocutori ancor prima che questi li supportino. Solo quelle aziende che portano impresso questo aspetto nel loro Dna possono guadagnarsi un posto da veri leader nei loro settori e nella società", aggiunge.

“L’assenza di aziende italiane nella top 100 -spiega Paolo Compostella, managing director di Apco Worldwide in Italia- è un segnale che dovrebbe far riflettere: è necessario rilanciare in modo corale il 'Made in Italy' a livello internazionale, fornendo strumenti utili alle potenzialità imprenditoriali che da sempre contraddistinguono l’industria e la produttività italiane. In questo senso -continua Compostella- la ricerca condotta da Apco fornisce alle aziende indicazioni concrete per capire su quali aspetti del loro business fare leva nel rapportarsi con i loro principali interlocutori. Fare azienda oggi -conclude- significa, infatti, prima di tutto coinvolgere, ascoltare e rispettare clienti e stakeholder. Tre variabili di cui qualsiasi impresa italiana che voglia essere vincente nel mondo deve e dovrà sempre più tener conto".

Di recente, Apco ha stretto una partnership con la university of Virginia Darden School of Business per approfondire la conoscenza e la ricerca alla base di Champion Brand e fornire nuovi insight, analizzando le reali implicazioni per le grandi aziende che utilizzano il modello 'Champion Brand'.

L''Institute for Business in Society' della Darden School sta utilizzando il ricco insieme di dati provenienti dalla ricerca e il modello 'Champion Brand' di Apco per individuare i dati principali e le caratteristiche comuni dei Champion Brand. Darden e Apco utilizzeranno questi dati per valutare l’impatto potenziale per le aziende che adottano Champion Brand come strategia di riferimento per il proprio brand.

"Le aziende giocano un ruolo fondamentale per rendere migliori le nostre vite nel 21° secolo", afferma R. Edward Freeman, direttore accademico del Darden Institute for Business in Society ed esperto conosciuto in tutto il mondo nel settore della teoria degli stakeholder. "Ogni azienda, per avere successo, deve creare valore per tutti i propri stakeholder intesi come collettività e non come singoli. Le aziende che diventano Champion Brand fanno esattamente questo. E questo approccio porta non solo a un brand più forte ma anche a un’azienda più forte", conclude Freeman.

Più di 36.000 persone in 14 mercati principali in tutto il mondo hanno fornito le proprie opinioni sul ruolo e le aspettative delle aziende. Quasi tutti i partecipanti (il 94%) credono che le aziende abbiano la capacità di plasmare una società migliore e quasi lo stesso numero (l’87%) crede che la maggior parte delle aziende esista per creare valore per molteplici interessi presenti nella società.

Simon Mainwaring, esperto di brand e autore di 'We First: How Brands and Consumers Use Social Media to Renew Capitalism and Build a Better World', aggiunge: "Si tratta di qualcosa di più di essere un’azienda leader, si tratta di guidare la società per conto dei tuoi stakeholder per assicurarsi che si impegnino per il tuo successo come brand e per il benessere della società intera".

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