Il ministro dell'Interno afferma: "Ho sentito Sacconi, direi che ci siamo". Ieri la presenzazione dell'emendamento del governo con il reintegro per i licenziamenti disciplinari con la definizione del perimetro delle tipologie di indennizzo.
Si smorzano i rischi per il governo sull'accordo che riguarda l'articolo 18. Le ultime assicurazioni sono arrivate dal ministro dell'Interno Angelino Alfano che, partecipando a una trasmissione di Rai Tre, afferma: "Ho sentito Sacconi questa notte e siamo ormai vicinissimi all'accordo. Direi che ci siamo".
Ieri Ncd si era detta pronta ad abbandonare la seduta della commissione Lavoro della Camera, lamentando il fatto che l'emendamento al jobs act annunciato dal governo non corrispondeva al testo concordato. Le novita illustrate dal sottosegretario al ministero del Lavoro, Teresa Bellanova, prevedevano il reintegro per i licenziamenti disciplinari con la definizione del perimetro delle tipologie di indennizzo.
Maurizio Sacconi (Ncd), presidente della commissione Lavoro al Senato, aveva preannunciato battaglia"''Se vedessimo un testo diverso da quello che conosciamo - aveva avvisato - ce ne andremmo dalla Commissione e si aprirebbe un bel contenzioso nella maggioranza".L'emendamento, secondo il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio, Cesare Damiano (Pd), rappresenterebbe una "riformulazione" in linea con quanto emerso alla direzione del Partito democratico. Il reintegro sarà previsto nei casi di licenziamenti disciplinari, per ''le fattispecie dichiarate nulle o inesistenti dal giudice, per i licenziamenti economici invece c'è l'indennizzo". Su questo "vogliamo fare un'operazione trasparenza e non chiacchiere", ha aggiunto Bellanova, precisando che gli altri aspetti verranno poi trattati nei "decreti delegati".