Fiaschi: "Le vere 'pensioni' d'oro sono quelle in cui si ha più di quello che si è dato".
"L'emendamento approvato dalla commissione Bilancio sulle 'pensioni d'oro' corregge una distorsione generata dalla legge Fornero, che consente agli alti funzionari di Stato, alti burocrati, professori universitari, alti gradi militari di andare in pensione anche dopo i 70 anni accumulando i due sistemi, retributivo e contributivo, e di totalizzare una pensione che poteva superare anche del 100% la prestazione contributiva". Lo dice a Labitalia Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, commentando la modifica apportata dalla Camera alla legge di stabilità.
Per Fiaschi, questa è "una correzione dovuta, anche se in termini quantitativi -precisa- non porterà un gran risparmio perché le persone interessate da questo adeguamento non saranno più di 20-30.000". Tuttavia, si tratta di "stabilire regole uguali per tutti", dice.
Giudizio positivo, dunque, da parte di Manageritalia che ci tiene a sottolineare il significato di 'pensioni d'oro'. "Per noi -dice Fiaschi- sono 'pensioni d'oro' quelle che non sono frutto di contributi versati a fronte di anni di lavoro, ma che derivano da regole distorsive del sistema previdenziale che permettono di avere di più di quello che si è dato".