cerca CERCA
Venerdì 29 Marzo 2024
Aggiornato: 09:17
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Friuli Venezia Giulia: il rapporto, +3.000 occupati in un anno

16 dicembre 2014 | 17.35
LETTURA: 3 minuti

Per la seconda parte dell'anno le previsioni sono ancora prudenti. Il commento dell'assessore Panariti.

Friuli Venezia Giulia: il rapporto, +3.000 occupati in un anno

"Nei primi tre trimestri del 2014, i dati Istat sul lavoro, in Friuli Venezia Giulia sono positivi e mostrano buoni indicatori rispetto allo scorso anno quali, ad esempio, gli aumenti di tremila occupati e dello 0,8% del tasso di occupazione che si attesta così al 63,5%, mentre rimane quasi stabile la disoccupazione con un rialzo dello 0,4% e quasi 42 mila persone in cerca di lavoro". E' questo il quadro che emerge dalle ultime analisi statistiche che sono state elaborate a margine del rapporto 2014 su 'Il mercato del lavoro in Friuli Venezia Giulia', stilato dal Servizio regionale Osservatorio mercato del lavoro e illustrato oggi in un convegno in Regione alla presenza dell'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti.

Per la seconda parte dell'anno le previsioni sono ancora prudenti, perché a fronte di un quasi certo rallentamento della domanda di lavoro si stima un possibile incremento dei licenziamenti alla scadenza degli ammortizzatori sociali. L'aumento delle assunzioni complessive è stato del 4% (1.374 donne e 2.548 uomini) ma, avverte Marco Cantalupi, "risulta interessante l'analisi delle tipologie contrattuali, che mostrano una conferma verso forme di lavoro precario".

Continua a essere fortemente negativo l'andamento del contratto a tempo indeterminato (-30%), che viene compensato dall'aumento del tempo determinato (+9%) e del tempo somministrato (interinali, +20%). Prosegue anche il picco negativo dei tempi intermittenti (-24%). A fare tenere i livelli di occupazione è soprattutto il settore industriale (+ 15% e bene tutto il comparto manufatturiero, ad eccezione dell'edilizia, che però non mostra la contrazione così pesante verificatasi nei trimestri precedenti ma solo il -1%). Altri settori in crescita sono l'agricoltura (+8%) e il commercio (+7).

Dal punto di vista territoriale, le aree a maggiore vocazione industriale sono proprio quelle in cui livelli occupazionali sono migliori: dall'analisi dei bacini territoriali dei centri per l'impiego i territori a più alte performance sono il Monfalconese e il Pordenonese (Sacile in primis). Tra i territori più segnati dalla crisi occupazionale il goriziano. Sotto il profilo anagrafico, se è vero che il 2013 ha visto giovani e over 50 tra i più colpiti dalla crisi occupazionale, all'interno della categoria Neet (ragazzi tra i 15 e i 29 anni, che al primo semestre 2014 sono stati stimati essere 28.500 in tutto il Friuli Venezia Giulia) la regione si caratterizza per una più bassa quota di giovani 'indisponibili' rispetto alla media nazionale, ovvero ha ragazzi per lo più motivati a cercare un inserimento lavorativo.

In merito invece alle problematiche sulle differenze di genere, interessanti i dati del ministero del Lavoro-direzione regionale Friuli Venezia Giulia, illustrati da Chiara Cristini. Nel triennio 2011-2013 sono state 1.625 le dimissioni di neomadri in Friuli Venezia Giulia.

Il profilo di queste lavoratrici è: età tra i 26 e i 35 anni, nel 52,9% dei casi sono neomadri del secondo figlio, italiane nel 83,4% e per il 48,4% hanno anzianità di servizio compresa tra 4 e 10 anni. Nel 54,1% dei casi lasciano il lavoro per difficoltà di conciliazione dei tempi familiari, lavorativi e dei servizi.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza