cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 08:09
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Banche: Fabi, su contratto noi corretti, Abi strumentale

17 dicembre 2014 | 13.36
LETTURA: 3 minuti

Il segretario generale Sileoni risponde a una nota dell'Abi: "Trattative interrotte formalmente dai sindacati, ma politicamente e nei contenuti da Abi che non ci ha lasciato alternative".

Lando Maria Sileoni
Lando Maria Sileoni

"Nelle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro nazionale dei bancari, i sindacati sono stati corretti, ma l'Abi ha assunto una posizione strumentale". Così Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato dei lavoratori bancari e del credito, replica con Labitalia alla nota del Comitato esecutivo dell'Abi, sottolineando che "le trattative sono state interrotte formalmente dai sindacati, ma politicamente e nei contenuti dall'Abi che non ci ha lasciato né alternative né altre vie d'uscita, il fronte era chiuso su ogni argomento sia economico sia occupazionale".

"E' scorretto dire -rimarca Sileoni- che le responsabilità dell'interruzione del negoziato sono nostre: in realtà sono loro, perché le banche non hanno mai intavolato una vera trattativa. E questo perché non si intavola una discussione seria ponendo delle pregiudiziali, come ha fatto l'Abi che pretende il blocco degli scatti di anzianità e del tfr. Una trattativa che parte così è una trattativa 'dopata'".

"Quando poi nella nota l'Abi parla di 'perdita di redditività' delle banche e di nuove tecnologie che incombono e fanno perdere clienti -spiega Sileoni- noi rispondiamo che nelle banche ci sono manager super pagati proprio per trovare delle soluzioni organizzative e non per scaricare i problemi sulle spalle dei lavoratori".

"Come Fabi -sottolinea il segretario generale- non abbiamo mai avuto un atteggiamento antagonista verso le banche, ma siamo sempre stati pronti al confronto e pronti a dare dei contributi propositivi".

L'attuale contratto, applicato a 309mila bancari, è scaduto a giugno ma resta in vigore fino al 31 dicembre. Dopo quella data, se non si è trovato un accordo, le banche potranno non applicarlo più, "con gravi conseguenze sull’organizzazione del lavoro e anche sulle buste paga dei lavoratori", spiega Sileoni.

"Per questo -conclude il leader della Fabi- ci aspettiamo che, anziché attribuire a noi le responsabilità, Abi tolga le pregiudiziali su tfr e scatti anzianità e ci aspettiamo proposte concrete sul tema occupazione, sia per il mantenimento degli attuali livelli sia per favorire il lavoro giovanile".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza