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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

28 gennaio 2015 | 10.25
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La crisi economica al centro dei giornali in edicola.

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

L'ex-presidente dell' Istat e ministro del Lavoro Enrico Giovannini, intervistato da 'Avvenire' propone un cambio di passo nell' approccio alla Politica economica:" la riforma costituzionale prevede tra i compiti del nuovo Senato proprio quello di fare un nuovo tipo di analisi costi-benefici che potrebbe utilizzare il Bes"

"Per favorire una rivoluzione copernicana -spiega- nel modo in cui guardiamo all' economia: non sarà più il Pil degli 'zero virgola' al centro del sistema, ma il benessere delle famiglie e delle persone".

"Abbiamo sempre detto che una buona norma da sola non porta necessariamente a un maggior sviluppo , ma una cattiva norma può limitare le opportunità a disposizione di imprese e lavoratori". E' quanto afferma Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell' Ordine dei consulenti del lavoro, intervistata da 'Il Sole 24 ore'. E quindi delle novità normative e della loro applicazione si parlerà questa mattina alla decima edizione di Forum Lavoro , che si svolgerà dalle 9 alle 13.

"Oggi è l'occasione -spiega Calderone- per fare il punto sui provvedimenti che ci accompagneranno tutto l'anno. L'Inps, per esempio, ha un ruolo importante per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, gli incentivi previsti dalla legge di stabilità e il contratto a tutele crescenti".

Tra due giorni i lavoratori delle banche italiane incroceranno le braccia a difesa di un trattativa per il rinnovo del contratto nazionale che sembra essersi arenata. Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, il sindacato più rappresentativo del settore, fa il punto con MF-Milano Finanza sulle possibilità di uscita dall' impasse, ora che a complicare le cose si è messa anche la riforma annunciata delle banche popolari.

"L' Abi è chiusa a riccio -spiega Sileoni- non ha una soluzione dei problemi e il mandato che Profumo ha ricevuto è quello del no: no al riconoscimento dell'inflazione, no alla difesa dell'occupazione, no a qualsiasi tipo d' impegno contrattuale rispetto alle esternalizzazioni, no a qualsiasi forma di dialogo che non veda il sindacato piegato a un atteggiamento supino. Meglio parlare chiaro: se non cambiano atteggiamento e politica, non sarà possibile arrivare a un nuovo accordo".

"Il 2015 sarà l' anno della ripresa in Europa. Ma se non agiamo insieme, sarà troppo lenta, e debole. Perciò concentriamo tutti le nostre energie. Con i piani Juncker e Draghi, con le riforme strutturali e il consolidamento dei bilanci pubblici, possiamo sperare. Ma i soldi non pioveranno dal cielo: dobbiamo agire di più, tutti". Pierre Moscovici, francese, intervistato dal 'Corriere della Sera', è il commissario europeo agli Affari economici e finanziari, alla tassazione e alle dogane.

"La Grecia -sottolinea- ha la capacità di creare lavoro, di ripagare i suoi debiti. E non mostra segni di instabilità. Il suo posto resterà nell' Eurozona. Affronteremo in modo chiaro con Alexis Tsipras la questione del debito".

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