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Alimenti: due mele al giorno tolgono il medico di torno

05 marzo 2015 | 15.04
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Progetto Fondazione Mach, con 2 mele al giorno si abbassa il colesterolo totale del 3%.

La mostra di Ager Melo
La mostra di Ager Melo

La saggezza popolare già lo sapeva, prima ancora della ricerca scientifica: la mela è un frutto dalle straordinarie proprietà salutari, sia per quanto riguarda la lotta al colesterolo sia per altri tipi di patologie, come il tumore al colon. A confermarlo è stato il progetto Ager Melo, i cui risultati sono stati presentati oggi in Trentino tra la Cantina Rotari di Mezzocorona e gli spazi della Fondazione Mach di San Michele.

Ager Melo ha fatto il punto sulle più recenti scoperte scientifiche riguardanti le qualità della mela. Al progetto, durato quattro anni e finanziato con 3 milioni da Fondazioni bancarie, ha lavorato una task force di ricercatori di quattro sedi universitarie (Bologna, Milano, Padova, Udine) e due istituti di ricerca (CReSO e Fondazione Mach, con il coordinatore Riccardo Velasco).

L’apertura dell’evento è stata affidata alle autorità: sul palco sono saliti l’assessora provinciale alla Ricerca Sara Ferrari, il direttore generale della Fondazione Mach Mauro Fezzi, il dirigente del Centro Ricerca e Innovazione Roberto Viola, seguiti dal direttore di Apot Alessandro Dalpiaz, da Carlo Mango e Michele Iori, rispettivamente direttore della Fondazione Cariplo e presidente della Fondazione Caritro.

A Mezzocorona ha fatto la sua prima uscita pubblica trentina il neo presidente della Fondazione Mach, Andrea Segrè. “Interpreto questo ruolo -ha detto- nell’ottica del servizio alla comunità, metto a disposizione le mie esperienze e i miei legami per dare ulteriore valore a un gioiello già riconosciuto, in un territorio che ha grandissime potenzialità. La Fondazione è unica nel suo genere. Mi vedrete spesso in Trentino, non interpreterò questa carica come fosse onoraria, non ho né l’età né i titoli per farlo”.

Mario Cristofolini, presidente della sezione Lilt di Trento è invece partito dal presupposto che la prevenzione è l’arma migliore per diminuire l’incidenza e la mortalità legata ai tumori. “I capisaldi della prevenzione sono l’attività fisica, il non fumare, bere poco alcol e una sana alimentazione, ricca di verdura e frutta. Il detto ‘Una mela al giorno toglie il medico di torno’ è fondato, come dimostrano gli studi di questo convegno”.

Nella prima sessione il coordinatore Riccardo Velasco ha dato il via agli speech sottolineando come Ager melo sia uno dei più grandi progetti mai finanziati in Italia sulla mela e lo ha definito “un’iniziativa lungimirante, che spazia dagli aspetti tecnologici della genomica e della metabolomica alla gestione della pianta e alla conservazione del prodotto”.

La ricercatrice della Fondazione Mach Francesca Fava ha poi presentato in anteprima i risultati di uno studio nutrizionale realizzato da Fem in collaborazione con l'Istituto di Ricerca cardiovascolare e metabolica dell’Università di Reading, nel Regno Unito. La ricerca aveva l'obiettivo di studiare gli effetti del consumo di mele su volontari affetti da moderata ipercolesterolemia.

Per due mesi quaranta persone hanno consumato due mele fresche al giorno (varietà Renetta Canada trentina). I primi risultati dimostrano che il consumo di 2 mele al giorno è in grado di abbassare, in media del 3%, il colesterolo totale nel sangue, ed anche il colesterolo LDL, in media del 4%.

In concomitanza, dopo aver sgranocchiato le renette, nel corpo si è misurato un aumento significativo di sostanze antiossidanti. “Si sta ora completando l’analisi di altri importanti fattori di rischio di malattie cardiovascolari, quali la funzionalità vascolare e l'elasticità delle arterie”, ha aggiunto l’esperta.

Il coordinatore del Dipartimento Qualità Alimentare e Nutrizione di San Michele, Fulvio Mattivi, si è invece occupato di un intervento effettuato in collaborazione con il Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma. Nello studio 12 volontari hanno consumato 250 millilitri di una spremuta di mela di elevata qualità, equivalente al consumo di due mele fresche (varietà Pink Lady), oppure una spremuta di mela arricchita in polifenoli della mela.

Dopo aver raccolto diversi campioni di fluidi biologici, è stato possibile ricostruire il metabolismo di tutti i polifenoli attivi della mela. Tra le decine di composti che persistono a lungo in circolo nel corpo umano si distinguono in particolare i metaboliti delle procianidine, elementi di accertata valenza salutistica.

Tra i composti che vengono rapidamente metabolizzati ed escreti si trova invece la floretina, il cui metabolismo è associato ad una riduzione della glicemia. Il messaggio che viene da questo esperimento è che, anche quando il frutto è particolarmente ricco in polifenoli, l'organismo umano è in grado di assorbirli e metabolizzarli. Proprio questi biofenoli possono avere ricadute positive anche sui tumori. La studiosa del Centro per la Biologia Integrata (Cibio) dell’Università di Trento, Pamela Gatto, si è soffermata sull’effetto dei polifenoli della mela su un modello cellulare di carcinoma al colon. Utilizzando un approccio quantitativo di indagine per immagini, lo studio ha messo in evidenza l’attività di alcune di queste molecole in grado di ridurre la formazione di microtessuti tumorali coltivati in vitro.

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