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Pa: Cisal, valorizzare risorse invece che chiamare consulenti esterni

11 marzo 2015 | 13.18
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Cavallaro: "Sarebbe sufficiente attingere alle figure professionali già esistenti all'interno della pubblica amministrazione".

Pa: Cisal, valorizzare risorse invece che chiamare consulenti esterni

"All'interno della pubblica amministrazione noi abbiamo delle figure che non vengono valorizzate. Eppure, basterebbe valorizzare le risorse che già ci sono, invece di rivolgersi alle consulenze esterne". Lo dice a Labitalia il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, in occasione del convegno 'Una nuova politica economica per il benessere del Paese. Legge di stabilità 2015: sfide aperte e occasioni mancate', in corso a Roma. "Come mai Province e Regioni -si chiede Cavallaro- danno incarichi esterni a ingegneri e geometri per fare della progettazione? Sarebbe appunto sufficiente attingere alle figure professionali già esistenti all'interno della pubblica amministrazione".

"Stupisce, in un contesto come quello attuale, che -osserva- la principale preoccupazione del legislatore, dietro l'alibi dell'ennesima riforma, sia stata ancora una volta quella di confermare per il sesto anno consecutivo il blocco delle retribuzioni e dei contratti. E, come se non bastasse, disponendo anche il rinvio del pagamento dell’indennità di vacatio contrattuale fino al 2018".

"L’amara conferma, purtroppo, che -ammette il leader della Cisal- si continua di fatto a considerare la Pa un costo e non un investimento. Anziché tagli lineari, una spending review che elimini gli sprechi delle migliaia di municipalizzate e delle troppe consulenze palesemente clientelari, libererebbe risorse sufficienti per una vera riforma della Pa, mettendola finalmente in grado di assolvere alla sua primaria funzione di volano di sviluppo di un Paese moderno, capace di assicurare a cittadini e imprese servizi imparziali, efficienti e trasparenti". "Perché questo si realizzi -rimarca Francesco Cavallaro- è necessario che la politica esca definitivamente dalla gestione della Pa, si acquisisca una vera cultura manageriale e si riscoprano e si rispettino valori quali merito e responsabilità, a tutti i livelli decisionali e operativi".

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