Il segretario generale Battaglia, non solo tavolo su riforma
La Federazione Confsal-Unsa denuncia gli "interventi legislativi senza senso, blocchi contrattuali, salari ridotti, meno personale nelle amministrazioni chiave, politiche sulle risorse umane basate solo sui tagli". Lo sottolinea Massimo Battaglia, segretario generale della Federazione che si chiede "chi si pone a livello politico il problema di quale 'lavoro pubblico' si vuole, di quali e quanti lavoratori si considerano necessari per il funzionamento della macchina pubblica. E’ questa una riflessione politica che la Federazione Confsal-Unsa farà a breve nei propri organi statutari".
"Al Governo -aggiunge Battaglia- chiediamo non solo di aprire il tavolo per il rinnovo del contratto ma anche un tavolo di confronto su qual è la Pubblica Amministrazione di cui ha bisogno in Italia".
"Confsal-Unsa -afferma Battaglia- ritiene che il solo modo vincente per tutelare il lavoro pubblico e i suoi lavoratori, sia nel corto che nel lungo periodo, sia quello di renderlo indispensabile; ed esso è indispensabile se recupera una sua efficienza. Su questo punto -conclude il segretario- la classe politica deve comprendere che l’efficienza e l’efficacia si riacquistano solo se si investe, non se si taglia. C’è bisogno pertanto dello sforzo di tutte la parti per arrivare a questo obiettivo. Nelle prossime settimane la Federazione Confsal-Unsa concentrerà il suo impegno su questo che è un nodo essenziale per il futuro del lavoro pubblico e presenterà al Governo le proprie proposte".
